I Premi Nobel a sostegno di Liu Xiaobo, in prigione per 11 anni
Il dissidente è l’unico vincitore del Nobel in carcere. Il suo rilascio “immediato e senza cndizioni” è chiesto da Shirin Ebadi, Jody Williams, Mairead Maguire, Betty Williams, Desmond Tutu e Vaclav Havel. L’occidente lo ha dimenticato.
Pechino (AsiaNews) – Cinque Premi Nobel hanno lanciato oggi una nuova campagna per esigere il rilascio di Liu Xiaobo, il vincitore del premio per la Pace dello scorso anno, che sta scontando una condanna di 11 anni.
La campagna avviene alla vigilia dell’assegnazione del Premio per quest’anno, che avverrà l’11 dicembre. Il Comitato internazionale per il sostegno a Liu Xiaobo fa notare che Liu è l’unico Nobel in prigione e accusa la comunità internazionale di aver dimenticato la sua sorte.
Liu Xiaobo è stato condannato a 11 anni di prigione il giorno di Natale del 2009, accusato di “sovversione contro lo Stato” per aver pubblicato su internet alcuni articoli sulla democrazia e aver stilato il manifesto di Carta 08, che suggerisce alla Cina di varare riforme politiche democratiche per garantire uno sviluppo equilibrato e completo della nazione. Mentre il mondo lo acclamava come vincitore del Premio Nobel, Pechino lo accusava di essere “un criminale”.
“Purtroppo, fuori della Cina la sua sentenza a 11 anni è stata presto e facilmente dimenticata” dice il gruppo, che ha chiesto “il rilascio immediato e incondizionato” di Liu.
Lo scorso anno, in occasione del conferimento del Premio Nobel a Liu Xiaobo, Pechino ha arrestato decine di dissidenti, timorosa che qualcuno di loro potesse andare a Oslo a ritirare il premio. Anche la moglie di Lui, Liu Xia, è agli arresti domiciliari. La cerimonia del Premio si è svolta davanti a una sedia vuota (v. foto).
La campagna per Liu Xiaobo è sostenuta da Shirin Ebadi, Jody Williams, Mairead Maguire, Betty Williams e Desmond Tutu. Anche l’ex presidente ceco, Vaclav Havel ha spesso domandato a Pechino la sua liberazione.
La campagna avviene alla vigilia dell’assegnazione del Premio per quest’anno, che avverrà l’11 dicembre. Il Comitato internazionale per il sostegno a Liu Xiaobo fa notare che Liu è l’unico Nobel in prigione e accusa la comunità internazionale di aver dimenticato la sua sorte.
Liu Xiaobo è stato condannato a 11 anni di prigione il giorno di Natale del 2009, accusato di “sovversione contro lo Stato” per aver pubblicato su internet alcuni articoli sulla democrazia e aver stilato il manifesto di Carta 08, che suggerisce alla Cina di varare riforme politiche democratiche per garantire uno sviluppo equilibrato e completo della nazione. Mentre il mondo lo acclamava come vincitore del Premio Nobel, Pechino lo accusava di essere “un criminale”.
“Purtroppo, fuori della Cina la sua sentenza a 11 anni è stata presto e facilmente dimenticata” dice il gruppo, che ha chiesto “il rilascio immediato e incondizionato” di Liu.
Lo scorso anno, in occasione del conferimento del Premio Nobel a Liu Xiaobo, Pechino ha arrestato decine di dissidenti, timorosa che qualcuno di loro potesse andare a Oslo a ritirare il premio. Anche la moglie di Lui, Liu Xia, è agli arresti domiciliari. La cerimonia del Premio si è svolta davanti a una sedia vuota (v. foto).
La campagna per Liu Xiaobo è sostenuta da Shirin Ebadi, Jody Williams, Mairead Maguire, Betty Williams e Desmond Tutu. Anche l’ex presidente ceco, Vaclav Havel ha spesso domandato a Pechino la sua liberazione.
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