I 188 martiri per saziare la sete di Dio dei giapponesi
Roma (AsiaNews) – Almeno 30 mila persone hanno partecipato stamane alla beatificazione di 188 martiri giapponesi nel Big N-Baseball stadium di Nagasaki. Fra essi, presenti anche delegazioni dalle chiese di Corea, Filippine, e sud-est asiatico. La cerimonia è stata presieduta dal card. José Saraiva Martins, inviato del papa e ex prefetto della Congregazione vaticana per la causa dei santi.
Sotto scrosci di pioggia, il card. Saraiva Martins ha ricordato che il martirio è un elemento sempre presente nella storia della Chiesa, che accompagna la vita dei fedeli.
I beatificati di oggi risalgono al periodo fra il 1606 e il 1639, ma in Giappone la persecuzione contro i cristiani è durata per oltre 2 secoli. Alcuni dei nuovi beati sono morti crocifissi, altri annegati, altri bruciati, e altri ancora decapitati.
A p. Giorgio Ferrari, missionario del Pime da 17 anni in Giappone, AsiaNews ha posto queste domande:
Che valore ha questa beatificazione per la Chiesa giapponese?
Ai miei parrocchiani di Miura (Tokyo) ho presentato il valore del martirio ed è un avvenimento davvero importante. Dopo la visita di Giovanni Paolo II nell’81, questo è l’evento più importante per la Chiesa giapponese. I cattolici sono edificati e orgogliosi per questo avvenimento.
La Chiesa giapponese sembra talvolta più impegnata sui temi del dialogo con le religioni e con la società, appianando le asperità. Il martirio ricorda che ci può essere conflitto fra la fede e il mondo…
Questo è un elemento che facciamo emergere nella nostra catechesi con i parrocchiani. Da parte loro essi si interrogano e restano meravigliati: questi martiri sono stati capaci di donare la vita totalmente per Gesù Cristo.
La beatificazione può avere valore per la popolazione giapponese?
Oggi la gente in Giappone è alla ricerca di valori forti. Essi sono di fronte ogni giorno a problemi dolorosi come i suicidi, la delinquenza giovanile, lo sbriciolamento delle famiglie, la crisi economica… Tutte queste cose distruggono le sicurezze di una volta e questo li porta a cercare valori che siano più duraturi ed esigenti. La gente è davvero alla ricerca di Dio. La beatificazione dei martiri può suggerire una risposta a questo desiderio di verità per la vita.