Hu in Arabia Saudita e in Africa per parlare di petrolio
Calorosa accoglienza a Riyadh, dove è stata discussa una maggiore collaborazione economica ed energetica. Oggi Hu va in Marocco.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) Alla ricerca di fonti energetiche per sostenere il vorticoso sviluppo della Cina, oggi Hu Jintao giunge in Africa. Dopo due giorni in Marocco, il 26 aprile sarà in Nigeria (importante fornitore di petrolio per la Cina) e poi in Kenya.
La ricerca di fonti energetiche ha anche spinto Hu Jintao in Arabia Saudita. Finita la visita negli Stati Uniti, il 22 aprile il presidente cinese Jintao è volato a Riyadh, dove ha discusso con re Abdullah bin Abdul Aziz al-Saud la costituzione di una riserva del petrolio saudita in una città costiera nella Cina meridionale, da utilizzare in caso di emergenza quale un conflitto nella zona. Il Paese è il principale fornitore di petrolio per Pechino, con 22,18 milioni di tonnellate su 130 milioni importati nel 2005. Intanto nel Fujian è in costruzione una raffineria per il petrolio saudita e un'altra è progettata a Qingdao. Sono stati anche discussi accordi in materia economica, sanitaria, della sicurezza e della difesa. L'Arabia Saudita vuole creare uno stabile mercato per il suo greggio in Asia e i due Stati già collaborano nella ricerca di petrolio e gas nel Paese.
Hu ha avuto una calorosa accoglienza. I giornali, controllati dallo Stato, hanno enfatizzato i buoni rapporti tra i due Paesi e Hu ha parlato davanti al Consiglio consultativo (l'organo saudita più simile a un parlamento) di tolleranza e della costruzione di un'armonica comunità internazionale ricevendo ampi applausi. La Cina considera l'Arabia Saudita come il miglior fornitore di petrolio, per quantità e prezzo, mentre lo Stato arabo si rivolge a Pechino per migliorare la tecnologia e la produzione. (PB)