Hu Jintao: il Pc “deve avere l’assoluto controllo dell’esercito”
In occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione dell’esercito per la liberazione del popolo, presenti leader comunisti attuali ed in pensione, il presidente cinese ha sottolineato che le forze armate devono seguire la bandiera rossa ed obbedire agli ordini del Partito, non del governo.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’Esercito per la liberazione del popolo cinese “dipende in maniera totalitaria non dallo Stato, ma dal Partito comunista; quindi, i militari devono seguire la bandiera rossa e compiere con diligenza i compiti che gli vengono assegnati dalla leadership politica”.
Lo ha affermato ieri il presidente cinese e segretario del Pc, Hu Jintao, in occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione dell’Esercito per la liberazione del popolo. In questa occasione, i leader comunisti cinesi del presente e del passato si sono riuniti per ricordare l’assoluta dipendenza dei militari dal Partito e per dimostrare l’unità esistente fra le generazioni politiche a pochi mesi dal Congresso comunista, che si terrà il prossimo ottobre.
Il presidente ha parlato anche del budget militare in continuo aumento, che al momento supera, ufficialmente, i 350 miliardi di yuan: questo “continuerà a crescere, di pari passo con lo sviluppo economico del Paese, per garantire la pace mondiale e la tranquillità dell’Asia”.
Hu ha più volte ringraziato il suo predecessore Jiang Zemin per il suo contributo alla crescita militare del Paese. Jiang era accompagnato da due ex premier, Zhu Rongji e Li Peng (il “macellaio” di piazza Tiananmen), ed è apparso visibilmente emozionato dalle parole del presidente.
Secondo diversi analisti, questa è stata una prova di forza dell’attuale esecutivo, che ha voluto dimostrare l’infondatezza delle voci che da tempo parlano di una lotta interna al Partito in vista del prossimo Congresso, che dovrebbe portare ad un ricambio “sostanziale” delle nomine governative.
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