Hu Jintao: La collaborazione militare con gli Usa aiuta il dialogo
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La ripresa del dialogo militare tra Cina e Stati Uniti “può aiutare l’intesa e la fiducia reciproca tra i due Paesi”. È quanto ha detto il presidente cinese Hu Jintao durante l’incontro con il segretario alla Difesa Usa Robert Gates, la cui visita è stata definita “un importante passo avanti in questa direzione”.
La Cina, però, non ha rinunciato alla tentazione di mostrare il livello dell’avanzamento della sua forza bellica, testando per la prima volta in volo, proprio durante la visita di Gates, il prototipo del suo Stealth, il caccia invisibile J20 che i militari cinesi sperano che possa essere operativo entro il 2017.
La visita del capo del Pentagono a Pechino “aiuterà a rafforzare l’intesa e la fiducia reciproca” e a promuovere le relazioni bilaterali, ha detto Hu, sottolineando come questa “mostri la grande importanza che i due paesi riservano alle relazioni militari”. La missione di Gates arriva in effetti con un anno di ritardo, visto che Pechino l’aveva bloccata dopo le tensioni provocate dall’annuncio - lo scorso gennaio - della vendita di armi americane a Taiwan.
Il ministro della Difesa, Liang Guanglie, ha esplicitamente chiesto agli Stati Uniti di fermare queste forniture militari che “mettono a rischio gli interessi nazionali cinesi”. Da parte sua, il capo del Pentagono ha comunque sottolineato come - pur nelle differenze di posizioni su alcune importanti aree - vi sono molte altre questioni su cui Cina e Stati Uniti possono e vogliono cooperare, proprio per cercare nel dialogo il superamente delle differenze.
Sono stati così annunciati alcuni gruppi di lavoro su questioni come la lotta al terrorismo, alla pirateria e gli interventi umanitari e post disastri naturali, in cui esperti militari cinesi e americani troveranno il modo di rafforzare la cooperazione.
Cina e Stati Uniti compiono passi in avanti nel campo della cooperazione strategica e militare, dunque, ma sul tavolo restano immutate le tensioni provocate dalla situazione di Taiwan. Washington ha sempre difeso l’isola, separata dalla Cina continentale sin dalla fine della guerra civile, che Pechino considera invece una “provincia ribelle” da riconquistare.