13/09/2005, 00.00
MESSICO - CINA
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Hu Jintao alla conquista del Messico

L'economia cinese è un "mercato chiave" che porta benefici a tutti, dice Hu Jintao. Accordi su minerali, telecomunicazioni, agricoltura. Durante gli incontri neanche una parola sui diritti umani.

Mexico City (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente cinese Hu Jintao, in una visita di 2 giorni in Messico, ha detto oggi che la crescita della Cina come potenza economica la rende un "mercato chiave" per l'esportazione e non va vista come una minaccia ai tradizionali scambi economici fra Messico e Stati Uniti.

Hu ha aggiunto che la "Cina in rapida espansione" è pronta a consumare i beni messicani, dalla tequila ai servizi di telecomunicazione. "La porta dell'economia cinese – ha spiegato in un discorso al Senato – è aperta al Messico".

In realtà il Paese nord-americano guarda con timore alla competizione dei prodotti a basso costo di produzione cinese che hanno invaso il mercato statunitense. Quasi il 90 % delle esportazioni messicane sono vendute infatti negli Stati Uniti. Hu ha sottolineato che la Cina è pronta ad assumere il ruolo di principale compratore degli exports messicani: "Moltissimi prodotti messicani come computer, elettronica, servizi di telecomunicazione, tequila e birra Corona – ha assicurato - sono già entrati nel mercato cinese e sono stati ben accolti dai nostri consumatori". Il presidente sudamericano Vicente Fox ha poi annunciato, sempre in Senato, un accordo con Pechino grazie al quale il deficit annuale di scambi economici fra Cina e Messico viene ridotto di 15 miliardi di dollari americani.

La Cina ha contratto una serie di accordi economici con molti Paesi del Sud America, data la sua fame di nuovi mercati per le esportazioni di beni commerciali e l'importazione di materie prime come metalli e petrolio, indispensabili per continuare lo sviluppo dell'economia cinese. Al momento il gigante asiatico è il maggior acquirente del rame messicano ma molti analisti prevedono imminente il salto verso l'acquisto di cadmio, zinco e piombo. Pechino non importa però il petrolio grezzo messicano, troppo denso per essere lavorato nelle raffinerie cinesi. I 2 presidenti hanno firmato accordi per la cooperazione nel settore minerario e in quello di import-export ortofrutticolo ma, come spera con forza la comunità locale, vi sono stati diversi segni di un interesse cinese ad investire maggiormente nel Paese.

Pechino è pure interessata ad accrescere il suo profilo diplomatico per migliorare il proprio ruolo nel mercato internazionale. Adam Segal, importante membro del gruppo Studi cinesi che opera nel Consiglio Relazioni esterne di New York, afferma: "Vogliono far cadere le paure degli altri Stati e dare l'impressione che la crescita economica cinese sia un bene per tutti".

All'esterno dell'albergo che ospita Hu si sono riunite, nel silenzio generale di stampa e personalità pubbliche, diverse dozzine di persone per protestare contro il trattamento che il regime cinese impone ai membri della Falun Gong. Per Hu è andata tuttavia meglio qui che in Canada – visitato la scorsa settimana – dove nelle strade si sono riuniti membri della Falun Gong, uighuri (etnia cinese della regione settentrionale del Xinjiang) e tibetani per protestare contro la sua visita. Nel corso del meeting con Fox, l'argomento dei diritti umani in Cina non è stato nemmeno sfiorato.

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