Hong Kong, una fiaccolata e una messa per Zhao Ziyang
Almeno 20mila persone attese alla fiaccolata al Victoria Park. In Cina, fra i cattolici, la morte dell'ex premier dà nuovo vigore alla lotta per la democrazia e i diritti umani.
Hong Kong (AsiaNews) Almeno 20mila persone sono attese questa sera ad una fiaccolata per ricordare l'ex segretario del Partito comunista cinese Zhao Ziyang. Anche i cattolici ricorderanno il "segretario riformatore" del Pcc, in suffragio del quale la diocesi ha deciso di celebrare una messa domenica 23. Alle 20 di questa sera comincerà invece la fiaccolata al Victoria Park di Hong Kong , organizzata dall'"Alleanza a sostegno dei movimenti patriottici per la democrazia in Cina"; la manifestazione durerà un'ora e avrà come tema "vendicare il 4 giugno e onorare la memoria di Zhao Ziyang". Cheung Man-Kwong, membro dell'Alleanza, sottolinea che il gruppo ha dovuto cambiare la sede della riunione: essa in origine doveva svolgersi nel padiglione a sud del parco, ma l'alto numero dei partecipanti ha reso necessario il trasferimento nei vicini campi da calcio.
Lee Cheuk-Yan, vicepresidente del movimento democratico, afferma che il Dipartimento per il tempo libero e le attività culturali ha predisposto 3 campi del Victoria Park per la fiaccolata e altri 3 sono pronti ad accogliere un numero maggiore di partecipanti; durante la funzione alcuni attivisti cinesi per la democrazia e i diritti umani terranno dei discorsi commemorativi.
La Commissione Giustizia e pace della diocesi di Hong Kong, annunciando la messa di suffragio del 23 gennaio, ha spiegato che con il rito intende ricordare il leader scomparso, onorare la memoria delle migliaia di vittime di piazza Tiananmen e pregare per la libertà e i diritti umani in Cina.
Zhao Ziyang è stato l'unico leader cinese a proporre una serie di riforme politiche per eliminare il sistema monopartitico; per la sua opposizione alla violenta repressione di piazza Tiananmen nel 1989 è stato emarginato dalla vita politica e confinato agli arresti domiciliari. La sua morte risveglia nel popolo un senso di libertà oppressa dalle direttive del partito e fa rinascere il desiderio di democrazia. La morte di Zhao Ziyang "invita a riflettere sugli avvenimenti degli ultimi anni e riapre le ferite inferte dalla sanguinosa repressione": è l'opinione di un sacerdote cinese che vuole mantenere l'anonimato e che ha subito un "processo popolare" ed una "rieducazione" da parte dell'Associazione patriottica per aver organizzato nel 1989 una preghiera per le vittime della repressione, dopo essere stato lui stesso in piazza Tianammen. Egli afferma di aver organizzato una preghiera "per ricordare le vittime della strage" e per chiedere a Dio "di illuminare le menti dei leader comunisti e dei soldati".
Un laico cattolico, impiegato nell'industria tecnologica credeva di "aver perso tutte le speranze e l'entusiasmo vissuti durante i giorni della protesta", ma oggi sente che "è rinata una nuova e improvvisa forza". Egli si chiede dove siano finiti "il coraggio e il senso di responsabilità" che un tempo gli hanno dato la forza di "lottare per la democrazia e la libertà". L'uomo conclude sottolineando che "la morte di Zhao Ziyang ha dato nuova linfa alla voglia di battersi e lottare" per cambiare una società che appare "disorientata e confusa".
24/01/2005