Ho Chi Minh City, la Corte del popolo condanna tre blogger per un totale di 25 anni
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Con un processo farsa la corte di Ho Chi Minh City condanna i bloggers Nguyen Van Hai, suo figlio Nguyen Tri Dung e Maria Ta Phong Tan a un totale di 25 anni di carcere per proganda contro lo Stato. La sentenza è stata comunicata ieri pomeriggio. Attivisti per i diritti umani e protagonisti di battaglie contro la corruzione, i tre erano stati arrestati in settembre. Per evitare proteste, la polizia ha circondato la sede del tribunale con l'ordine di arrestare chiunque manifestasse dissenso.
Nguyen Van Hai, conosciuto dal popolo di internet come "blogger Dieu Cay", dovrà scontare 12 anni di prigione, suo figlio tre anni. Maria Ta Phong è stata invece condannata a 10 anni. Secondo la Corte essi hanno violato l'art. 88 del Codice penale che punisce "la propaganda contro lo Stato del Vietnam". Il processo ha scatenato polemiche in tutto il Paese e all'estero. Agli avvocati non è stato permesso di presentare alcuna prova a favore degli imputati e di dibattere in sede processuale.
Phil Robertson, vice-direttore di Human Rights Watch Asia, sostiene che quella contro i blogger è una sorta di vendetta politica del regime vietnamita, che vede nella crescita dei siti internet e blog a sfondo politico e pro-diritti umani una vera minaccia. Un'altra preoccupazione del partito comunista sono le continue proteste anti-cinesi organizzate legate alla questione delle isole Parachel contese da entrambi i Paesi. Nei giorni scorsi. Nguyen Tan Dung, Primo ministro, ha ordinato di fermare con ogni mezzo la diffusione di siti e blog "sovversivi".
Il caso più recente risale allo scorso 27 dicembre, quando la polizia di Hanoi ha arrestato Le Quoc Quan, blogger e attivista cattolico, con l'accusa di evasione fiscale. Secondo il fratello Le Quoc Queyt, l'attivista è sotto accusa per aver violato l'art. 161 del codice penale, che riguarda l'evasione fiscale, ma sarebbe in realtà le autorità hanno voluto fermare il suo lavoro a favore dei diritti umani, la giustizia sociale e la libertà religiosa.
26/07/2017 15:09