22/02/2007, 00.00
INDIA
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Himachal Pradesh, “inutile e politica” la legge anti-conversione

di Nirmala Carvalho
Il vescovo di Shimla, mons. Mathias, spiega ad AsiaNews che il decreto cerca di fermare l’attività della Chiesa a favore dei settori più svantaggiati della popolazione, ma assicura che questa non si fermerà davanti agli attacchi dei fondamentalisti.
Shimla (AsiaNews) – Una legge “inutile” approvata solo “per scopi politici” da un gruppo di politici che non ha neanche presentato delle prove a sostegno delle loro accuse. E’ questo il commento rilasciato ad AsiaNews dal vescovo di Shimla, mons. Gerald Mathias, a proposito dell’entrata in vigore della legge anti-conversione nello Stato settentrionale dell’Himachal Pradesh.
 
La legge, approvata dal Parlamento lo scorso dicembre, è stata firmata ieri dal governatore V. S. Kokje. L’Himachal Pradesh diviene così il primo Stato indiano retto dal Partito democratico del Congress ad approvare un decreto sulle conversioni. Sonia Gandhi, leader del Congress, aveva scritto lo scorso anno alla comunità cristiana del Paese per sottolineare che il suo Partito “era contrario a leggi di questo tipo”. Inoltre, molti analisti fanno notare che i parlamentari hanno approvato il testo ma non hanno presentato alcuna prova sostanziale a sostegno di una tale decisione.
 
Il vescovo di Shimla spiega ad AsiaNews che “approvare il decreto è stata una decisione assolutamente inutile. Il Congress dice di essere un movimento laico, eppure appoggia una legge di questo tipo, che discrimina le religioni. Non vi sono stati casi di conversioni forzate o su larga scala: persino i dalit, qui, sono pochissimi. Questa legge servirà ai politici solo per far dimenticare i veri problemi dello Stato e focalizzare l’attenzione della popolazione su conversioni che non esistono”.
 
Secondo i parametri del decreto, sottolinea il presule, “convertire donne o tribali verrà punito con 3 anni di reclusione e multe salate: questo è un modo per bloccare l’attività missionaria e sociale della Chiesa, che con i suoi centri di aiuto sanitario e le sue scuole soccorre le parti più deboli della popolazione”.
 
La Chiesa dell’Himachal Pradesh, così come quella dell’India intera, “è al servizio dei poveri e degli oppressi. Se i fondamentalisti vogliono colpirci con parole od azioni, lo possono fare, ma noi continueremo nella nostra opera perché alla fine sarà la verità a prevalere. La cosa più importante, per noi, è che i poveri che serviamo conoscono le nostre reali intenzioni ed i nostri veri sentimenti”.
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