28/06/2007, 00.00
LIBANO
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Hezbollah si prepara alla prossima guerra con Israele

Il Partito di Dio continua a ricevere armi moderne ed efficienti, sta fortificando le sue posizioni e si muove anche nelle zone controllate dai caschi blu e dall’esercito libanese. D’altro canto, secondo alcuni esperti, lo Stato ebraico deve riaffermare la sua assoluta superiorità militare, messa in ombra dal conflitto dell’estate scorsa.
Beirut (AsiaNews) – Hezbollah si sta preparando per la prossima guerra con Israele, nella certezza che scoppierà, anche se non subito. Il rapporto dell’Onu che denuncia il traffico di armi attraverso la frontiera tra Siria e Libano conferma, indirettamente, che Hezbollah si sta riarmando. D’altro canto il suo leader Sayyed Hassan Nasrallah, ha apertamente sostenuto che il Partito di Dio ha rimpiazzato l’armamento usato o perso durante il conflitto con Israele; ancora all’inizio di questo mese, l’esercito libanese ha intercettato un camion carico di armi delle quali Hezbollah ha dichiarato di essere il destinatario.
 
E se nessuno pensa che siano concretamente applicabili le risoluzioni dell’Onu che imporrebbero il disarmo delle milizie presenti in Libano, sono invece numerosi i segnali che il Partito di Dio si prepara ad un nuovo conflitto con Israele. In proposito, Timur Goksel, già portavoce dell’Unifil ed attuale docente all’American University di Beirut, sentito dall’Afp, citata da An Nahar, mette in luce il fatto che “Israele non può vivere in Medio Oriente nella convinzione che è stato battuto da Hezbollah, una milizia”. “Fin dal 1949 – egli aggiunge – vivono nella reputazione dell’imbattibilità del soldato israeliano, dell’invincibile esercito israeliano, la leggenda. E adesso vengono gli Hezbollah che dicono: ‘vi abbiamo battuto’. Debbono correggere questo. Non hanno altra scelta, debbono ristabilire la loro credibilità”.
“Hezbollah – a suo avviso – sa bene tutto questo e si prepara a tempo pieno”. Ciò avviene anche nelle zone di confine controllate dai caschi blu e dall’esercito. Il fatto è che i militanti sciiti sono così accettati dagli abitanti dei villaggi, che nessun estraneo riesce a sapere cosa accade.
 
L’Unifil, secondo l’ex generale libanese Whebe Katisha “non sa niente di ciò che accade nella zona sciita. E la situazione non è facile neppure per l’esercito libanese, perché non abbiamo abbastanza uomini né mezzi”. Il militare sottolinea un altro aspetto della questione: “Hezbollah è l’avanguardia dell’Iran verso Israele”, per cui “se l’Iran fosse attaccato, tutti sanno che la risposta comincerà con Hezbollah”. “E ezbollah è un misto dei metodi militari della guerriglia tradizionale e di armi molto moderne ed efficienti”.
 
Mentre invece il quotidiano spagnolo El Pais, in un articolo dedicato ai sei militari uccisi in Libano, ha rivelato che secondo il Ministero della difesa di Madrid la gran parte delle forze militari presenti nell’Unifil, non posseggono nei loro veicoli corazzati un inibitore di frequenza, lo strumento che blocca le bombe azionate da un controllo remoto
 
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