Hariri: il conflitto israelo-palestinese più “esplosivo” del nucleare iraniano
Il premier libanese punta il dito contro la “minaccia israeliana” e guarda a Damasco per un nuovo assetto di forze nell’area. Egli è favorevole a un Medio Oriente senza atomica e questo “riguarda Israele”, non solo l’Iran. Primo Ministro turco: Tel Aviv “la più grave minaccia” alla pace.
Beirut (AsiaNews/Agenzie) – Il conflitto fra Israele e Palestina è “molto più esplosivo” della crisi nucleare iraniana. È quanto ha affermato il premier libanese Saad Hariri, in visita ufficiale in Spagna, al quotidiano iberico El Mundo. Una denuncia che segue a ruota il durissimo atto d’accusa del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan, secondo cui Israele è “la più grave minaccia” sulla via della pace in Medioriente.
Hariri ha sottolineato – senza fornire ulteriori dettagli – che il conflitto mediorientale fra Israele e Palestina è “molto più esplosivo, traboccante di ‘uranio ed estremismo’, di qualsiasi altra questione che riguarda la regione”. Il premier libanese ha quindi aggiunto di essere favorevole a “un Medioriente senza armi nucleari” e questo “riguarda Israele” e non solo l’Iran.
Tel Aviv non ha mai fornito dati pubblici sul proprio arsenale nucleare e ha sempre mantenuto una politica ambigua dall’inaugurazione del reattore nucleare Dimona, aperto nel 1965 nel deserto di Negev.
Parole durissime contro Israele arrivano anche dalla Turchia, per bocca del premier Erdogan. In visita ufficiale in Francia, egli ha descritto il governo di Tel Aviv come “la più grave minaccia” per la pace in Medioriente. Erdogan ha ricordato “l’uso sproporzionato della forza” di Israele contro i palestinesi a Gaza, con un riferimento alle bombe al fosforo utilizzate contro la popolazione. Accuse rispedite al mittente dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale si dice “dispiaciuto” per le parole dell’omologo turco.
Vedi anche