Hanoi vende le auto elettriche ma porta al massimo le centrali a carbone
Per rispondere all'aumento dei consumi il governo vietnamita ha annunciato un funzionamento per un numero di ore record degli impianti a carbone che nel Paese rappresenta ancora il 48,7% della produzione totale di energia. Nel frattempo cresce il business dei veicoli elettrici, con il produttore locale VinFast che firma partnership e conquista fette di mercato.
Hanoi (AsiaNews) - Il governo di Hanoi ha annunciato oggi l’intenzione di far funzionare ai massimi livelli le centrali elettriche a carbone sparse nel Paese per il prossimo anno, nel tentativo di soddisfare la crescente domanda di energia e un fabbisogno in continuo aumento. Fonti vicine all’esecutivo comunista affermano che la maggior parte delle centrali a carbone funzionerà per 6.400-6.500 ore nel corso dei 12 mesi, mentre il consumo di energia elettrica dovrebbe crescere con un dato variabile fra l’11% e il 14% nel 2025.
Negli anni il Vietnam, hub manifatturiero del Sud-est asiatico e della regione Asia-Pacifico, ha cercato di incrementare l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Tuttavia, permangono degli ostacoli normativi che, nel tempo, hanno messo a rischio gli obiettivi di energia eolica offshore e di importazione del gas naturale liquefatto (Gnl), mentre il carbone mantiene un ruolo di primo piano nella capacità di rispondere al fabbisogno energetico.
Ancora oggi le centrali a carbone hanno rappresentato il 48,7% della produzione totale di elettricità del Vietnam, pari a 256,7 miliardi di chilowattora nei primi 10 mesi del 2024, secondo i dati dell’azienda di Stato Vietnam Electricity Group (Evn). “Il tasso di mobilitazione delle centrali a carbone - ha annunciato il governo - rimarrà elevato, soprattutto nell’area settentrionale”. Ecco perché le centrali elettriche a carbone dovranno essere pronte con piani di approvvigionamento della materia prima per far funzionare le turbine entro la fine dell’anno.
Il processo di riconversione alle rinnovabili è ancora agli inizi per l’area del Sud-est asiatico, con la corsa all’energia “green” ancora sufficiente per sostenere un fabbisogno interno che è raddoppiato in meno di un decennio. Una situazione per certi versi analoga a quella che si verifica nel “fratello maggiore” di Hanoi, la Cina, anch’essa imbrigliata fra le promesse di sviluppo sostenibile e un sistema energetico ancora da stabilizzare, con tutte le criticità nell’equilibrare domanda e offerta energetica. E il cambiamento climatico aggiunge una ulteriore difficoltà nella tenuta della rete elettrica e nella gestione dei picchi energetici: a partire dal maggio dello scorso anno, infatti, diverse aree industriali nel nord hanno iniziato a registrare una serie di interruzioni della corrente elettrica senza precedenti.
Il crescente, e obbligato ricorso al carbone fa da contraltare alle mire di Hanoi nel settore delle auto elettriche, un business in espansione per il Paese. Il boom globale dei veicoli elettrici presenta numerose opportunità per l’economia vietnamita, supportata da fornitori di tecnologia leader come il Gruppo Bühler. Lo scorso anno sono stati venduti quasi 14 milioni di veicoli elettrici a batteria (Ev), con un aumento del 35% rispetto al 2022, secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’energia (Aie). Questa impennata ha portato il numero globale di veicoli elettrici in circolazione a 40 milioni, nonostante l’instabilità economica e politica globale e un mercato automobilistico generalmente fiacco.
Secondo le previsioni dell’Aie, i veicoli elettrici rappresenteranno la metà di tutte le vendite di automobili entro il 2035, grazie all’evoluzione delle preferenze dei consumatori e alle politiche governative che promuovono la transizione verso una mobilità ecologica. Il fiorente potenziale del mercato dei veicoli elettrici è un catalizzatore per l’espansione del settore, che attrae sia operatori affermati che nuovi promettenti, in particolare la casa automobilistica cinese Byd, che comanda il 20% del mercato globale dei veicoli elettrici. Oltre alla leader Tesla, sta acquistando sempre più fette di mercato anche VinFast, il primo produttore di veicoli elettrici del Vietnam.
A fine ottobre VinFast ha siglato una serie di contratti in base ai quali dovrebbe ricevere almeno un miliardo di dollari in finanziamenti esteri, guidati dalla Emirates Driving Company (Edc), principale istituto di Abu Dhabi per la formazione dei conducenti e sicurezza stradale. Secondo quanto riferisce Bloomberg la stessa VinFast e la società madre, Vingroup, hanno firmato partnership strategiche con aziende del Medio oriente durante la visita ufficiale del primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh negli Emirati Arabi Uniti (Eau). I protocolli d’intesa riguardano aree strategiche fra le quali proprio la collaborazione nel settore dei veicoli elettrici e dei trasporti ecologici, oltre allo sviluppo marittimo e alle capacità di costruzione di cantieri navali, l’utilizzo sostenibile del territorio costiero e la trasformazione digitale.
14/07/2023 14:08
05/05/2016 11:36