Hanoi nega le violenze sui sacerdoti. La diocesi di Vinh diffonde le foto
Hanoi (AsiaNews) – Il generale Hoang Cong Tu, del ministero della pubblica sicurezza ha negato vi siano state violenze sui sacerdoti di Dong Hoi, e la polizia rigetta come “false” le critiche della diocesi di Vinh che accusa le forze dell’ordine di aver picchiato sacerdoti e fedeli.
Per tutta risposta la diocesi ha diffuso su internet le foto dei sacerdoti e delle profonde ferite procurate da teppisti al seguito della polizia. Il gen. Tu ha anche annunciato che sette fedeli saranno processati per “disordine”, avendo costruito una tenda da usare come luogo di preghiera davanti alle rovine della chiesa di Tam Toa (diocesi di Vinh).
Due giorni fa AsiaNews ha dato la notizia del pestaggio di due sacerdoti ricoverati all’ospedale di Dong Hoi (v. 28/07/2009 Prete in coma perché picchiato dalla polizia. Proteste dei cattolici in tutto il Vietnam). Uno è stato malmenato in strada da teppisti, sotto lo sguardo di almeno 30 poliziotti; un altro – andato a visitare il confratello all’ospedale - è stato picchiato e scaraventato dal secondo piano dell’edificio ed è tuttora in coma.
I dottori che hanno in cura p. Peter Nguyen The Binh (v. foto), in coma, hanno detto ieri che egli è sfuggito alla morte, ma le sue condizioni rimangono molto gravi. L’altro sacerdote, p. Paul Nguyen Dinh Phu, con costole rotte e ferite alla testa, sta meglio, ma necessita di ulteriori cure nell’ospedale di Xa Doai.
I sacerdoti sono stati oggetto di violenza durante le manifestazioni di preghiera e di denuncia tenutesi nella diocesi di Vinh (300 km a sud di Hanoi), in seguito all’arresto di 7 cattolici accusati di essere crimininali per aver eretto una tenda da usare come cappella davanti alle rovine della chiesa di Tam Toa (v. AsiaNews 21/07/09 - Percosse e arresti per sacerdoti e fedeli nella storica chiesa di Tam Toa). Il raid della polizia contro i fedeli radunati a Tam Toa ha causato il ferimento di almeno 100 persone.
Il 28 luglio, in una conferenza stampa tenutasi ad Hanoi nell’ufficio del Ministero dell’informazione, il gen.Tu, vicedirettore generale del dipartimento della sicurezza, ha annunciato che i sette cattolici saranno processati per aver causato disordine davanti a un monumento.
P. Antonio Pham Dinh Phung, segretario dell’ufficio diocesano ha denunciato la decisione come ingiusta. Il sacerdote ha anche rivelato che il governo vietnamita ha contattato la diocesi esigendo che si calmi l’ira dei fedeli contro le violenze della polizia. P. Pham ha dichiarato che “noi non ci calmeremo fino a che non saranno liberati i 7 fedeli che essi hanno arrestato”.
Le accuse della polizia contro i sette sono innumerevoli: crimini “controrivoluzionari” per aver violato un sito memoriale dei crimini di guerra degli americani; disturbo dell’ordine pubblico; attacco di pubblici ufficiali. La polizia ha anche diffuso la notizia che i sette cattolici “hanno confessato le loro colpe e supplicato clemenza”. Essi avrebbero anche rivelato i nomi di “diversi altri” implicati “nella costruzione illegale di una casa nel sito storico”. Fra essi vi è il parroco di Tam Toa, p. Le Thanh Hong.
I media statali, che hanno aperto una campagna propagandista contro i cattolici di Vinh, accusano p. Le Thanh Hong di incitare i cattolici arrestati e di “ingannare altri” nella “costruzione illegale”.
Fra i feriti e picchiati dalla polizia il 20 luglio scorso, vi è pure una suore della congregazione delle Amanti della Croce, sr Maria Tan, che ha subito percosse e stava per essere arrestata. Alcuni fedeli l’hanno strappata dalle mani dei poliziotti che la stavano caricando su una camionetta.
Nei giorni seguenti la diocesi di Vinh ha condannato la violenza della polizia, che ha usato gas lacrimogeni e ha arrestato alla rinfusa i fedeli. La polizia ha bocciato come “totalmente falso” il documento dell’ufficio diocesano.