Hanoi, le angherie del regime non fermano la vita della Chiesa
Un giovane della capitale spiega che la discriminazione della società gli rende difficile trovare un lavoro, ma aggiunge che nulla lo terrà lontano dall'amore di Cristo.
Hanoi (AsiaNews) La vita della Chiesa vietnamita continua sulla sua strada di dedizione al prossimo e cura degli emarginati nonostante continuino le angherie del regime comunista e la discriminazione della società.
Un giovane di Hanoi, anonimo per motivi di sicurezza, spiega ad AsiaNews che per lui "è difficile trovare un lavoro a causa della pesante situazione economica del Paese, ma soprattutto per la discriminazione che subiscono i cattolici".
"In ogni caso aggiunge io non mi scoraggio e tengo salda la mia fede, perchè voglio testimoniare il Vangelo nella nostra società di stampo socialista: non vi sono persecuzioni o discriminazioni che possano tenermi lontano dalla Chiesa o dall'amore di Gesù".
Un altro ragazzo della stessa parrocchia sottolinea che "nella nostra tradizione, siamo sempre stati molto impegnati in campo sociale, a favore dei poveri e degli emarginati".
"Io lavoro da molto tempo con i tossicodipendenti dice p. Anh e cerco di pregare con loro, farli lavorare insieme e spingerli alla condivisione di tutta la vita. Uno di loro mi ha detto che grazie al nostro lavoro, ora vuole seguire i 'fratelli di Cristo' nella loro opera".
Un sacerdote locale spiega: "Ho sempre cercato di tenere stretto dentro di me l'insegnamento di don Bosco per i giovani, che hanno bisogno di cibo ma anche di amore. Qui abbiamo campi di riso, quello che manca sono i pastori di anime. Sono ottimista, però, perché 64 anni di stretto controllo da parte del regime non hanno fermato lo sviluppo della Chiesa che, anche se lentamente, continua a crescere".
I cattolici in Vietnam sono ufficialmente 5,6 milioni. La Chiesa e le religioni sono sottoposte a controllo pressoché totale. Il governo tende a frenare la libertà religiosa e l'evangelizzazione, ma a valorizzare l'impegno dei cattolici nell'educazione, nella cura dei malati, dei lebbrosi.