Hanoi, due seguaci del Falun Gong condannati a tre anni di carcere
Vu Duc Trung e Le Van Thanh hanno collaborato a un canale radio che denuncia la persecuzione del gruppo in Cina. Ad Hanoi arrestati oltre 40 seguaci del movimento per aver organizzato una manifestazione davanti all’ambasciata cinese.
Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – Il tribunale di Hanoi ha condannato due attivisti del movimento del Falun Gong a tre e due anni di reclusione. Essi sono accusati di aver collaborato a un programma radio che trasmette informazioni in Cina.Vu Duc Trung, 31 anni, e suo cognato Le Van Thanh, 36, sono in carcere dal giugno scorso. Essi lavoravano al canale radio a onde corte Sound of Hope con sede a New York. Da anni la trasmissione denuncia in tutto il mondo gli abusi contro i membri del Falun Gong e altri gruppi perseguitati dal governo di Pechino.
Su pressione del governo cinese, Hanoi ha aumentato la repressione contro il Falun Gong, che nel Paese ha alcune centinaia di membri. A tutt’oggi le autorità negano però l’esistenza del gruppo.
Tran Dinh Trien, avvocato dei due giovani e attivista per i diritti umani, sottolinea che in “Vietnam essere membri della Falun Gong non è illegale, nessuno può essere processato per questo”. L’8 novembre la polizia vietnamita ha arrestato 40 seguaci del gruppo mentre manifestavano davanti all’ambasciata cinese di Hanoi per chiedere il rilascio dei due giovani arrestati.
Il Falun Gong è un movimento spirituale fondato su una mescolanza tratta da buddismo, taoismo e confucianesimo. Esso predica “verità, compassione e tolleranza”, nonché una regolare pratica di meditazione e di esercizio fisico per ottenere una miglior salute. Fino alla fine degli anni ’90 il movimento aveva un grande seguito in Cina, con oltre 70 milioni di seguaci, fra cui anche diversi membri del partito comunista. La repressione del gruppo è iniziata nel 1996, con la messa al bando di alcuni libri giudicati pericolosi dalle autorità del partito. In seguito all’arresto di alcuni seguaci, il 25 aprile 1999 oltre 10mila membri del gruppo hanno manifestato davanti alla sede del governo per protestare contro il divieto del loro culto. In risposta Pechino ha dato il via una persecuzione sistematica, con il carcere per chiunque pratichi il culto o ne diffonda il materiale. Secondo i dati dello stesso Falun Gong, in 10 anni oltre 3mila seguaci sono morti in carcere per le torture e le percosse e ci sono stati oltre 63mila casi documentati di torture.
Su pressione del governo cinese, Hanoi ha aumentato la repressione contro il Falun Gong, che nel Paese ha alcune centinaia di membri. A tutt’oggi le autorità negano però l’esistenza del gruppo.
Tran Dinh Trien, avvocato dei due giovani e attivista per i diritti umani, sottolinea che in “Vietnam essere membri della Falun Gong non è illegale, nessuno può essere processato per questo”. L’8 novembre la polizia vietnamita ha arrestato 40 seguaci del gruppo mentre manifestavano davanti all’ambasciata cinese di Hanoi per chiedere il rilascio dei due giovani arrestati.
Il Falun Gong è un movimento spirituale fondato su una mescolanza tratta da buddismo, taoismo e confucianesimo. Esso predica “verità, compassione e tolleranza”, nonché una regolare pratica di meditazione e di esercizio fisico per ottenere una miglior salute. Fino alla fine degli anni ’90 il movimento aveva un grande seguito in Cina, con oltre 70 milioni di seguaci, fra cui anche diversi membri del partito comunista. La repressione del gruppo è iniziata nel 1996, con la messa al bando di alcuni libri giudicati pericolosi dalle autorità del partito. In seguito all’arresto di alcuni seguaci, il 25 aprile 1999 oltre 10mila membri del gruppo hanno manifestato davanti alla sede del governo per protestare contro il divieto del loro culto. In risposta Pechino ha dato il via una persecuzione sistematica, con il carcere per chiunque pratichi il culto o ne diffonda il materiale. Secondo i dati dello stesso Falun Gong, in 10 anni oltre 3mila seguaci sono morti in carcere per le torture e le percosse e ci sono stati oltre 63mila casi documentati di torture.
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