Hanoi, cure mediche negate ai cristiani vittime di violenze
In diversi ospedali della capitale, i medici hanno cacciato tre fedeli di una chiesa battista, vittime di un attacco mirato in cui hanno riportato gravi ferite. Essi hanno trovato riparo in una struttura segreta a Ho Chi Minh City. A scatenare l’assalto, l’attività di evangelizzazione di una ex funzionaria del Partito comunista, battezzata di recente.
Hanoi (AsiaNews) – Diversi ospedali della capitale Hanoi non hanno voluto fornire loro assistenza medica; per questo tre cristiani protestanti – vittime il 13 novembre scorso di un assalto in cui sono rimasti feriti in modo grave – hanno dovuto affrontare un lungo viaggio fino a Ho Chi Minh City per ricevere cure mediche. La comunità cristiana vietnamita mantiene uno stretto riserbo sulla struttura che ha accolto i malati; in Vietnam, spiegano alcune fonti dietro anonimato, quando la causa delle violenze è di natura confessionale, dottori e sanitari si rifiutano di fornire assistenza medica e cacciano i pazienti dalle strutture.
Secondo quanto riferisce Compass Direct News, l’attacco di metà novembre ha colpito una casa di preghiera della Agape Baptist Chruch (ABC) del villaggio di Lai Tao, nel comune di Bot Xuyen, distretto di My Duc, compreso nella municipalità di Hanoi. Nell’assalto è rimasta ferita in modo grave una cristiana evangelica chiamata Nguyen Thi Lan, che ha riportato fratture al bacino, con lesione degli organi interni.
I medici hanno ravvisato la necessità di un intervento chirurgico, per la complessità delle ferite. Il pastore Nguyen Cong Thanh, capo della chiesa ABC, accusa però “tre ospedali” della capitale di non aver accettato il ricovero della donna e di altri due fedeli, anch’essi vittime dell’attacco.
Nguyen Thi Lan è una ex funzionaria locale del Partito comunista, che solo lo scorso anno si è convertita al cristianesimo. E in un periodo di tempo molto breve ha saputo lei stessa testimoniare la fede a 50 persone, che hanno deciso pure loro di farsi battezzare. La sua dedizione nell’annuncio della parola di Dio, della fede in Gesù, ha attirato gli strali di una persona del villaggio, indentificata con il nome di Khoan. Egli, accompagnato dal figlio, ha guidato una spedizione punitiva alla casa di preghiera cristiana e picchiato in modo selvaggio gli occupanti, fra i quali la donna, il pastore Nguyen Danh Chau, e una terza persona, ferendoli in modo grave e devastando le loro proprietà.
I dottori di Ho Chi Minh City, città del sud del Vietnam dove i cristiani hanno trovato cure e riparo, hanno diagnostica al pastore Nguyen Danh Chau lesioni ai reni, al fegato e forse ad altri organi interni. Dimesso, invece, un terzo fedele di nome Nguyen Thi Tac. Rivolgendosi alle vittime il capo della chiesa ABC ha chiesto loro di “sopportare con pazienza le sofferenze” e “offrirle a Gesù”. “Sono sicuro – afferma Nguyen Cong Thanh – che il vostro sangue che avete versato, ora è unito al sangue di Cristo nel dolore”.
Hanoi, capitale del Vietnam, teatro di una lunga controversia fra autorità comuniste e cattolici della parrocchia di Thai Ha (cfr. AsiaNews 21/11/2011Insulti e minacce al sacerdote che celebra messa a Thai Ha), registra un nuovo episodio di violenza anti-cristiana. Questa volta, nel mirino dei funzionari governativi – protagonisti di ripetute violazioni alla libertà religiosa – sono finiti i fedeli di una comunità protestante.
Secondo quanto riferisce Compass Direct News, l’attacco di metà novembre ha colpito una casa di preghiera della Agape Baptist Chruch (ABC) del villaggio di Lai Tao, nel comune di Bot Xuyen, distretto di My Duc, compreso nella municipalità di Hanoi. Nell’assalto è rimasta ferita in modo grave una cristiana evangelica chiamata Nguyen Thi Lan, che ha riportato fratture al bacino, con lesione degli organi interni.
I medici hanno ravvisato la necessità di un intervento chirurgico, per la complessità delle ferite. Il pastore Nguyen Cong Thanh, capo della chiesa ABC, accusa però “tre ospedali” della capitale di non aver accettato il ricovero della donna e di altri due fedeli, anch’essi vittime dell’attacco.
Nguyen Thi Lan è una ex funzionaria locale del Partito comunista, che solo lo scorso anno si è convertita al cristianesimo. E in un periodo di tempo molto breve ha saputo lei stessa testimoniare la fede a 50 persone, che hanno deciso pure loro di farsi battezzare. La sua dedizione nell’annuncio della parola di Dio, della fede in Gesù, ha attirato gli strali di una persona del villaggio, indentificata con il nome di Khoan. Egli, accompagnato dal figlio, ha guidato una spedizione punitiva alla casa di preghiera cristiana e picchiato in modo selvaggio gli occupanti, fra i quali la donna, il pastore Nguyen Danh Chau, e una terza persona, ferendoli in modo grave e devastando le loro proprietà.
I dottori di Ho Chi Minh City, città del sud del Vietnam dove i cristiani hanno trovato cure e riparo, hanno diagnostica al pastore Nguyen Danh Chau lesioni ai reni, al fegato e forse ad altri organi interni. Dimesso, invece, un terzo fedele di nome Nguyen Thi Tac. Rivolgendosi alle vittime il capo della chiesa ABC ha chiesto loro di “sopportare con pazienza le sofferenze” e “offrirle a Gesù”. “Sono sicuro – afferma Nguyen Cong Thanh – che il vostro sangue che avete versato, ora è unito al sangue di Cristo nel dolore”.
Hanoi, capitale del Vietnam, teatro di una lunga controversia fra autorità comuniste e cattolici della parrocchia di Thai Ha (cfr. AsiaNews 21/11/2011Insulti e minacce al sacerdote che celebra messa a Thai Ha), registra un nuovo episodio di violenza anti-cristiana. Questa volta, nel mirino dei funzionari governativi – protagonisti di ripetute violazioni alla libertà religiosa – sono finiti i fedeli di una comunità protestante.
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