Hamas accusa Abbas di aver tentato di assassinare Haniyeh
Gaza City (AsiaNews/Agenzie) – Il movimento di Hamas ha accusato la guardia presidenziale di Mahmud Abbas di aver attentato alla vita del primo ministro Ismail Haniyeh la scorsa notte, all’uscita del terminale di Rafah, quando degli spari hanno colpito il suo convoglio facendo un morto e decine di feriti, fra i quali vi è Abed, il figlio 27enne di Haniyeh, colpito al volto, e il suo consigliere politico Ahmed Youssef . Stamane Abbas si è detto “dispiaciuto” per l’accaduto e la guardia presidenziale ha smentito la propria responsabilità.
Ma Hamas continua a sostenere che le guardie di sicurezza dell’aeroporto, hanno aperto il fuoco nel tentativo di “assassinare” il primo ministro. L’incidente approfondisce la rivalità fra le fazioni di Hamas e Fatah, che rischiano di aprire una guerra civile fra i palestinesi.
Haniyeh era rimasto bloccato per circa 8 ore al passaggio di Rafah – fra l’Egitto e Gaza – di ritorno da un viaggio in Iran e in altri paesi islamici, dove egli aveva portato con sé circa 35 milioni di dollari. Israele aveva bloccato il suo passaggio e lo avrebbe riaperto solo a condizione che Haniyeh lasciasse il denaro in Egitto, per evitare il finanziamento di azioni terroriste.
Il ritardo del passaggio di Haniyeh ha scatenato nella tarda sera di ieri scontri a fuoco fra sostenitori di Hamas armati, guardie egiziane e guardie di Abbas. In vari attacchi al terminal durante la notte, i militanti di Hamas hanno distrutto computer, strumentazioni elettriche, attrezzature e uffici, facendo cadere nel buio il terminal.
Da quasi un anno Israele ha applicato contro il governo di Hamas un embargo economico, accolto anche dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, per evitare che i finanziamenti e gli aiuti vadano a sostenere azioni terroristiche. Per sfuggire alla morsa dell’embargo, Haniyeh e altri membri di Hamas si sono messi alla ricerca di fondi all’estero. Nel suo viaggio Haniyeh ha ottenuto la promessa di almeno 10 milioni di dollari dal Sudan e 250 milioni dall’Iran.
Il primo ministro palestinese ha dovuto accorciare il suo viaggio all’estero a causa delle tensioni crescenti fra gruppi di Hamas e di Fatah. L’11 dicembre i figli di un capo della sicurezza di Fatah sono stati brutalmente assassinati. Per sbloccare l’embargo – rivolto contro Hamas – Abbas ha suggerito di indire nuove elezioni. Ma per Hamas – che ha vinto le elezioni in gennaio – questo è paragonabile a un colpo di stato.