Ha troppi figli: espulso dal partito e rischia il licenziamento
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Ha 5 figli con la moglie e l’amante, ma ne aveva denunciati solo due. L’amante lo ha denunciato, quando non le ha più dato gli alimenti. Ora è stato espulso dal Partito comunista e rischia di perdere anche il lavoro.
Qin Huaiwen, 49 anni, è direttore dell’Ufficio per le costruzioni nel distretto di Yuyang, città di Yulin (Shaanxi). Ha tre figlie con la moglie ma ne ha dichiarate solo due, mentre la terza è registrata con il nome della sorella di sua moglie. Ha anche una bambina di 7 anni e un figlio di 5 con la sua amante di 31 anni. La donna lo ha denunciato perché non le dà più i soldi per mantenere i figli e anche perché si sente trascurata rispetto alla moglie. Qin ha negato tutto, ma l’esame del DNA dimostra che è padre anche degli altri tre bambini.
Il Comitato disciplinare del Partito lo ha espulso e ha proposto di togliergli il lavoro. Intanto è anche denunciato per adulterio. Chi lo conosce dice che ha “fatto lo sbaglio” perché, come molti cinesi, voleva un figlio maschio, infine arrivato.
Da 28 anni la Cina applica la cosiddetta politica del figlio unico, che consente alla coppie urbane di avere un solo figlio, salvo eccezioni. Molte coppie hanno violato la legge, anche perché finora la punizione consisteva solo in pesanti sanzioni economiche, che però molte coppie potevano pagare. Ora la Commissione nazionale per la popolazione e la pianificazione familiare ha deciso di applicare maggiore severità. Il governatore dell’Hunan ha detto che chi viola la legge potrà perdere gli incarichi pubblici.