08/07/2009, 00.00
INDIA
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Gujarat: Irruzione in una scuola gestita da religiosi. Picchiato il rettore

Il fatto è avvenuto a Dahod, a scatenarlo la richiesta ad alcune ragazze di togliersi i tradizionali tatuaggi all’hennè. Per alcuni insegnanti è stato un piano premeditato. p. C. Rayappan, rettore dell’istituto, sospetta una vendetta legata all’esclusione di bambini dall’asilo legato alla scuola.
Mumbai (AsiaNews) - Nuove intimidazioni e violenze contro le minoranze del Gujarat. L’ultimo incidente è avvenuto alla St. Stephen's High School di Dahod, nell’Eastern Gujarat, dove un gruppo di sconosciuti ha fatto irruzione nell’istituto e assalito i religiosi che la gestiscono.
L’incursione nei locali della scuola è avvenuta il 6 luglio. In apparenza la causa scatenante è stata la richiesta che alcuni insegnanti hanno rivolto a delle ragazze di lavarsi via i tradizionali tatuaggi all’henné. Nonostante la scuola permetta alle studentesse di tatuarsi, i professori reputavano eccessiva la decorazione perché ricopriva in toto le braccia.
 
Suor Archana, una delle insegnanti della scuola, racconta: “In un attimo, come se fosse un piano premeditato, un gruppo di persone ha fatto irruzione nella scuola accompagnati anche da giornalisti. Prima hanno chiesto perché le autorità scolastiche chiedevano alle ragazze di lavare via i tatuaggi, poi sono andati dal rettore, p. C. Rayappan, e lo hanno insultato e malmenato. Alla fine, prima di lasciare l’istituto hanno preso a sassate la grotta dedicata alla Madonna rompendo i vetri e danneggiando la statua”
 
Interpellato da AsiaNews, p. Rayappan afferma: “Sospettiamo si tratti di una vendetta dei familiari i cui bambini non sono stati ammessi all’asilo”. Raccontando l’aggressione di cui è rimasto vittima, il rettore spiega: “Ho parlato con loro cercando si spiegare loro le ragioni per cui i bambini non erano stati presi. Gli ho detto che non si trattava di una punizione, ma loro mi contestavano chiedendo quale regolamento governativo segue la scuola. Dopo di che mi sono entrati nel mio ufficio mi hanno colpito due volte alla testa e più volte all’addome”. (NC)
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