Guiyang, prima ordinazione episcopale dopo la Lettera del papa
Roma (AsiaNews) – Domani 8 settembre, festa della Natività di Maria, a Guiyang (Guizhou), sarà ordinato vescovo coadiutore della diocesi di Guizhou il p. Paolo Xiao Zejiang. L’ordinazione, che ha ricevuto l’approvazione della Santa Sede, è la prima a svolgersi dopo la pubblicazione della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi. Alla cerimonia parteciperanno insieme vescovi e sacerdoti ufficiali e sotterranei.
P. Xiao, 40 anni, è attualmente vicario episcopale della diocesi, guidata da mons. Aniceto Wang Chongyi, 89 anni. La diocesi di Guizhou (Cina meridionale) è stata formata dall’unione di 3 antiche diocesi: Anlong, Guiyang and Shiqian; raccoglie circa 100 mila fedeli, con 25 sacerdoti e una trentina di suore. È una diocesi molto povera, dato che la maggioranza dei cattolici sono contadini.
L’ordinazione avverrà nella cattedrale di Guiyang e sarà presieduta dall’anziano mons. Wang. Fra i vescovi con celebranti vi sarà mons. Luigi Yu Runchen, vescovo di Hanzhong (Shaanxi) e mons. Paolo He Zeqing di Wanzhou (Wanxian). Si attendono anche alcuni vescovi dell’Hebei.
La notizia che il candidato è stato approvato dal papa sta spingendo molti cattolici da diverse parti della Cina a partecipare alla funzione. Fonti di AsiaNews affermano che anche da Pechino molti sacerdoti e seminaristi sono partiti per Guiyang. Il fatto importante è che anche i cattolici sotterranei della regione hanno deciso, in obbedienza al papa, di partecipare alla cerimonia e collaborare con il futuro vescovo.
Secondo personalità della Chiesa locale questo gesto è frutto della Lettera di Benedetto XVI, pubblicata lo scorso 30 giugno. In essa il papa domanda ai vescovi di rendere esplicita e pubblica l’approvazione ricevuta dal Vaticano e chiede a cattolici ufficiali e non ufficiali di riconciliarsi e collaborare insieme nell’evangelizzazione.
Anche il vescovo non ufficiale Hu Daguo (dell’antica prefettura apostolica di Shiqian) ha detto che parteciperà all’ordinazione, confortato dall’approvazione vaticana del nuovo candidato. Mons. Hu, però, non essendo riconosciuto dal governo, probabilmente potrà partecipare alla cerimonia solo come sacerdote.
La Chiesa del Guizhou è diffusa fra le etnie Miao. Nella sua storia ha avuto anche diversi martiri. Quattro di loro sono stati canonizzati da Giovanni Paolo II nel 2000.