Guangzhou, la polizia conferma l'arresto di un attivista anti-corruzione
Yang Maodong, noto anche come Guo Feixiong, era sparito il 14 settembre scorso. Le autorità lo accusano di "affari illegali". L'attivista è famoso per il suo aiuto agli abitanti di Taishi nella loro lotta contro la corruzione.
Guangzhou (AsiaNews/Agenzie) La polizia della provincia meridionale del Guangdong ha arrestato in maniera formale Yang Maodong, noto attivista cinese, con l'accusa di "praticare affari illegali". L'uomo era stato fermato il 14 settembre scorso a Guangzhou, la capitale della provincia, e da allora era sparito.
La moglie, Zhang Qing, dice di essere stata informata delle accuse il 1° ottobre scorso. I poliziotti che l'hanno contattata hanno cercato di farle firmare l'atto che notifica l'arresto, ma lei ha rifiutato ed ha più volte dichiarato il marito innocente.
Secondo la polizia, Yang - noto anche come Guo Feixiong avrebbe stampato in casa 20mila copie di un libro destinato alla vendita. Non vi sono dettagli sul contenuto del libro.
Mo Shaoping, assistente dell'avvocato che si occupa della difesa di Yang, dice di averlo potuto vedere per 40 minuti: la polizia lo ha interrogato ogni giorno dal 14 al 28 settembre per più di 11 ora al giorno e gli ha permesso di dormire solo un'ora per notte.
Il dissidente, 40 anni, è stato arrestato diverse volte nel corso dell'ultimo anno per aver aiutato gli abitanti di Taishi nella loro lotta contro la corruzione del sindaco e dei capi locali del Partito. All'epoca delle proteste, ha pubblicato su Internet molti articoli per spiegare la reale situazione del villaggio e denunciare i metodi violenti della polizia.
Secondo alcuni analisti, la conferma dell'arresto di Yang "è una prova in più di quanto siano disperati i leader cinesi, che cercano in ogni modo di fermare l'operato degli attivisti per i diritti umani e fermare i disordini sociali".
In Cina sono frequenti arresti e "sparizioni" degli attivisti più famosi. Hu Jia, che lotta contro l'Aids ed ha più volte denunciato le strutture sanitarie cinesi, viene arrestato e rilasciato con frequenza.
Chen Guangcheng, cieco, si è opposto agli aborti forzati nello Shandong e, grazie alle sue denuncie, ha costretto il governo ad ammettere "abusi sui diritti dei cittadini". Ora è in carcere, condannato a 5 anni di reclusione.
Gao Zhisheng, avvocato, è sparito da agosto: noto per il suo impegno a favore dei cristiani non ufficiali e dei praticanti del Falun Gong, ha scritto tre lettere aperte ai vertici cinesi per chiedere il ritorno alla legalità nel Paese.