Gruppo terrorista legato ad Abu Bakar Baasyir
Jakarta (AsiaNews) – Un raid compiuto dalla polizia contro un gruppo terrorista potrebbe portare a prove più schiaccianti contro Abu Bakar Baasyir, quale capo o sostenitore del terrorismo estremista islamico.
Per molto tempo le forze di sicurezza indonesiane hanno avuto forti sospetti che Abu Bakar Baasyir avesse legami con la Jemaah Islamiyah, ma il legame è stato negato con forza.
Ieri notte le squadre anti-terrore sono penetrate in una casa a Pejaten di Pasar Minggu (Jakarta sud) e hanno arrestato 12 membri dello Jamaah Anshoru Tauhid (Jat). Questo è un gruppo islamico radicale fondato proprio da Abu Bakar Baasyir, che ne è ancora il capo.
Baasyir, indonesiano, è fuggito in Malaysia durante il governo di Suharto. Tornato nel Paese, egli è presidente di un collegio scolastico islamico (pesantren) a Ngruki di Sukoharjo, vicino a Surakarta (Solo) (Java Centrale).
Il Jat è un’organizzazione separatasi dall’Indonesian Mujahedeen Council (Mmi), entrambe fondate da Baasyir. Egli però ha poi deciso di lasciare il Mmi perché questi no cerca più l’imposizione della sharia in tutta l’Indonesia.
I 12 arrestati di ieri sono sospettati di sostenere azioni terroriste, in particolare reclutamento, finanziamento e addestramento di personale per azioni paramilitari nella provincia di Aceh.
Il raid della notte scorsa mirava a arrestare Mustafa alias Abu Tholut, un comandante regionale della JI, già esperto addestratore nei campi di Hudaibiyah a Mindanao (Filippine sud).
Scondo la polizia Mustafa sarebbe quello che mantiene i rapporti fra Abu Bakar Baasyir e i gruppi terroristi ad Aceh.
I vicini di Pejanten hanno confermato che Baasyir è stato visto spesso a incontri nella casa dei sospettati.
Abu Bakar Baasyir ha negato con forza i suoi legami con gruppi terroristi in Indonesia e condannato il raid della polizia contro “i suoi ragazzi”, arrestati senza alcun mandato.
Secondo l’imam, “Washington ha ordinato ai suoi leali subordinati in Indonesia di catturarmi e portarmi in prigione, perché muoia dietro le sbarre”. Egli ha però ammesso che la Jamaah Anshoru Tauhid è stata fondata come organizzazione paramilitare. “ma il mio gruppo – ha detto – non è un gruppo terrorista”.