Gruppo interreligioso indonesiano contro il progetto "Brucia il Corano"
Jakarta (AsiaNews) – Costruire uno spirito di tolleranza e convivenza, non coi discorsi ma attraverso gesti concreti e quotidiani. E’ quanto fanno i parrocchiani della chiesa del Sacro Cuore a Tanah Mas’, Semarang (Java centrale), verso gli islamici. Ottenendo risultati insperati.
La notte del 7 settembre a Semarang circa 75 persone, cristiane e islamiche, si sono riunite nella Sala Bethsaida della chiesa, per discutere di “Incrementare i buoni rapporti tra membri religiosi, pregando insieme e rompendo il digiuno”. L’incontro è stato organizzato dalla reverendo Aloysius Budipurnomo, capo della Commissione inter-religiosa della Diocesi di Semarang.
Padre Budipurnomo spiega ad AsiaNews che “è urgente” migliorare i rapporti con la popolazione islamica, che in Indonesia è la maggioranza. Specie per il rancore suscitato questi giorni tra i musulmani a seguito dell’impopolare progetto di bruciare il Corano, il prossimo 11 settembre.
“Questo – dice – mostra quanto – cristiani e cattolici – davvero con buona volontà vogliono migliorare lo spirito di tolleranza e di amicizia [con gli islamici] e la nostra seria preoccupazione circa questo impopolare progetto di cristiani in altri Stati di bruciare il Santo Corano”.
Simile gesto – spiega il sacerdote – non solo è contro lo spirito di tolleranza cui ogni religione si richiama, ma anche avvelena il santo mese islamico del Ramadan, “è un’iniziativa impopolare e settaria che va denunciata”. “La Chiesa cattolica si è opposta con fermezza a questo progetto che è una seria dimostrazione di mancanza di rispetto verso i nostri fratelli islamici”.
Padre Budipurnomo ha anche esteso all’intera comunità islamica il messaggio vaticano di augurio circa le celebrazioni di Idul Fitri.
Apprezzamento dalle comunità islamiche per questa iniziativa. Il dott. Abu Hafsin, presidente del Forum Inter-religioso, ha espresso il suo forte apprezzamento e la gratitudine riguardo la tolleranza mostrata dai cattolici. Tafsir, rappresentante della Muhammadiyah 2° maggior gruppo islamico di Semarang, ha condiviso l’apprezzamento.
Sahidin, rappresentante di Nahdlatul Ulama, maggior organizzazione islamica del Capitolo di Semarang, ha affermato che quanto fatto dai cattolici a Semarang deve essere ripetuto e affermato con maggior forza in altre occasioni.
All’incontro hanno pure partecipato buddisti, indù, cristiani protestanti, come pure studenti della Scuola Al Islam Boarding, tutti partecipi del desiderio di reciproca tolleranza.
Gli islamici hanno potuto fare la preghiera serale nella Sala Kurnia Function, presso la Chiesa, poco dopo avere rotto insieme il digiuno.