Gruppi religiosi uniti per la pace a Mindanao
di Santosh Digal
I rappresentanti della Conferenza mondiale delle religioni per la pace si sono incontrati a Davao. Il vescovo cattolico sostiene il desiderio del Fronte islamico di liberazione Moro, che chiede la ripresa dei dialoghi con Manila.
Davao (AsiaNews) – I gruppi religiosi asiatici desiderano la fine del conflitto decennale che distrugge la penisola meridionale di Mindanao, e faranno di tutto per assicurare la pace e la stabilità nella regione. È il risultato dell’incontro fra i rappresentanti della Conferenza mondiale delle religioni per la pace, che si è svolto a Davao lo scorso 29 marzo.
Ebrahim Al-Hajj Murad, leader del Fronte islamico di liberazione Moro (che da anni guida la guerriglia indipendentista contro Manila), si è incontrato con i vertici della Conferenza dei vescovi ed ulema di Mindanao, guidati dal vescovo cattolico di Davao mons. Fernando Capalla. Durante l’incontro, il leader musulmano ha espresso la speranza di vedere “un maggior impegno comune” per la mediazione pacifica nella zona.
Il presule ha risposto in maniera positiva ed ha dichiarato di sostenere il desiderio del Fronte di riaprire i negoziati con il governo, “unica strada per risolvere i problemi di Mindanao”. I colloqui fra Manila ed i ribelli si sono interrotti da alcuni mesi: il governo si è tirato indietro davanti ad alcune richieste territoriali degli indipendentisti islamici, ed ha emanato una legge anti-terrorismo che attribuisce alle forze armate “poteri straordinari contro tutte le minacce alla pace”.
Secondo p. Amado Picardal, redentorista attivista per la pace, “i colloqui bilaterale non riguardano soltanto le parti in causa, ma tutta la popolazione di questo Paese. Chiunque dia il giusto riconoscimento alla santità della vita è interessato a vederli concludersi nel migliore dei modi”.
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