Gruppi islamici minacciano di distruggere una scuola cristiana
Cikampek (AsiaNews/Ucan) Centinaia di musulmani hanno marciato davanti ad una scuola in costruzione di una Fondazione cristiana ed hanno minacciato di distruggerla nel momento stesso in cui verrà terminata. Gli uomini fanno parte di 3 gruppi islamici distinti e sono giunti a Cikampek (65 chilometri a sud-est di Jakarta) dopo la preghiera di venerdì 23 settembre.
Ustadz Akhmad Zaenudin, presidente della sezione di Karawang dell'Islam Defender Front, ha detto durante un discorso pubblico che la protesta non si fermerà perché "la scuola diverrebbe un centro di proselitismo". Insieme ai leader degli altri 2 gruppi l'Islam Defender's Network ed il Muslim Movement ha parlato da un camion scoperto grazie a 2 altoparlanti ed ha sottolineato di odiare il proselitismo, non i cristiani.
La scuola è un progetto della Fondazione Abdi Karya (Yadika), creata da Raja Darianus Lungguk Sitorus, un cristiano. Un volantino distribuito nella zona dal 19 settembre afferma che la popolazione locale si oppone alla Yadika "fin dal suo inizio" ed invita tutti i musulmani di Cikampek ad unirsi alla "Grande manifestazione contro il proselitismo".
La Fondazione ha dovuto interrompere i lavori di costruzione nel 2004 a causa di ripetuti atti vandalici e violenze contro i responsabili: durante un attacco, un gruppo di musulmani residenti nei pressi della scuola ha attaccato gli agitatori ed uno di questi, Yanto Pribadi, è morto in ospedale dopo essere stato colpito con un pezzo di legno.
Il volantino sostiene invece che l'opposizione locale si è "chiaramente manifestata" quando il Movimento musulmani di Cikampek ha convinto il capo del distretto di Karawang a ritirare il permesso di edificabilità della scuola. Afferma inoltre che dopo il verdetto di una Corte amministrativa, la Yadika ha ripreso la costruzione sotto il nuovo nome di Fondazione Panca Moral (le 5 morali ndr). "Non hanno tenuto conto si legge nel foglio del dolore dei musulmani per la morte del martire Yanto Pribadi. Ci hanno sfidato".
Il volantino accusa poi la Fondazione di aver corrotto il governo, i politici locali e le Organizzazioni non governative del territorio per ottenere protezione. I capi della protesta avvisano: "Siamo pronti a combattere contro la costruzione ed a morire per difendere la nostra terra. Se Yadika non distrugge la scuola, torneremo noi per farlo". Wens Sitorus, capo della sezione Educazione della Fondazione, dice che nessuno ha intenzione di fare del proselitismo. La Yadika gestisce scuole in punti diversi del Paese tra cui Bekasi e Bogor, quartieri di Jakarta e sfida chiunque "a trovare lì tracce di proselitismo".
Sitorus sottolinea poi che il suo gruppo non ha più nulla a che vedere con l'edificio in costruzione. Per salvare un polo educativo utile alla gente del luogo, spiega, il capo del distretto li ha convinti a vendere alla Fondazione Pamor, guidata da Mien Sugandi, ex ministro per il Ruolo delle donne e da Suyono, ex segretario generale della Difesa e sicurezza.
Secondo Sitorus forse alla base degli attacchi vi è paura di competizione: "Forse pensano che le scuole primarie e secondarie che vogliamo creare attraggano più studenti delle loro. Questo in ogni caso non sarebbe vero perché la retta mensile che chiediamo è quasi il doppio di quella normale. La nostra educazione è per coloro che desiderano una preparazione migliore".