Governo e opposizione del Kirgizistan annunciano un accordo sulla nuova costituzione
Il compromesso dovrebbe porre fine alle manifestazioni di piazza. Ma il capo dello Stato, del quale l'opposizione vuole le dimissioni, ancora non ha detto se accetta i cambiamenti.
Bishek (AsiaNews/Agenzie) Governo ed opposizione in Kirgizistan annunciano di aver raggiunto un accordo su un progetto costituzionale, che dovrebbe porre fine alle manifestazioni di protesta. Manca ancora, però, la reazione del presidente Kurmanbek Bakiyev, accusato dall'opposizione di corruzione e nepotismo. Proprio la riduzione dei poteri presidenziali è al centro del progetto di riforma costituzionale.
La protesta ha avuto il suo momento centrale negli scontri avvenuti martedì nella capitale tra alcune migliaia di oppositori che chiedevano le dimissioni del presidente e suoi sostenitori. La polizia è intervenuta lanciando gas lacrimogeni. Sei persone sono state ricoverate in ospedale, secondo quanto sostenuto dal ministro della sanità. Ciò malgrado, alcune centinaia gli oppositori sono rimasti nella piazza, affermando che l'avrebbero presidiata fino alle dimissioni di Bakiyev.
La crisi politica sta destabilizzando il Paese, al centro degli interessi di Russia, Cina e Usa.
L'annunciato accordo costituzionale dovrebbe porre fine al confronto. Secondo tale progetto, il capo dello Stato dovrebbe perdere il potere di sciogliere il parlamento, al quale invece dovrebbe andare anche la competenza di nominare il primo ministro ed il governo.
Né Bakiyev, né il suo ufficio hanno finora espresso alcun commento sul progetto, ma se i due terzi dei 75 componenti della Camera approvano la nuova costituzione, il presidente della Repubblica ha l'obbligo di accettarla.