07/03/2025, 11.53
SRI LANKA
Invia ad un amico

Gli sfollati di Panaama si appellano al governo di Colombo di riavere le terre perdute

di Melani Manel Perera

Dal 2009, al termine dalla sanguinosa guerra civile, un'area di 1200 acri fu occupata da Marina e Areonautica. Gli abitanti vennero evacuati, senza diritti e mezzi di sussitenza. "I precedenti governi hanno giocato con noi per troppo tempo", dice ad AsiaNews il leader dell'Organizzazione per la Protezione di Paanam Pattuwa. 

Paanama (AsiaNews) - Furono evacuati con la forza da Mahinda Rajapaksa, più di 15 anni fa. Ora gli abitanti di Paanama, nello Sri Lanka orientale, che risiedono senza un riconoscimento legale ma con il pieno diritto di farlo, stanno cercando la mediazione del nuovo governo per riavere al più presto le proprie terre.

La sera del 17 luglio 2009, al termine della sanguinosa guerra civile che durava dal 1983, individui armati attaccarono i villaggi, incendiarono le case, distrussero un tempio a Ragamwela e cacciarono gli abitanti. Le forze dell'ordine e i militari presero il controllo dell'area, impedendo ai residenti di rientrare.

Subito dopo lo sgombero forzato, gli abitanti hanno fondato l’Organizzazione per la Protezione di Paanam Pattuwa (PPPO) per cercare di riottenere le loro terre. Come prima azione concreta, hanno presentato un reclamo alla Commissione per i Diritti Umani dello Sri Lanka (HRCSL), che ha raccomandato di restituire i territori occupati alla popolazione. Tuttavia, la Marina (SLN) e l'Aeronautica dello Sri Lanka (SLAF) hanno continuato a impedire ai residenti di tornare, occupando per anni 1200 acri di terra. Gli sfollati si sono ritrovati così senza casa e privati dei loro mezzi di sussistenza, in quanto la maggior parte erano agricoltori e pescatori, costretti a rifugiarsi presso parenti.

Nel corso degli anni si sono svolte numerose proteste contro questo esproprio e sono stati avviati diversi procedimenti legali. Nel febbraio 2015, il Consiglio dei ministri aveva deciso di restituire la terra ai legittimi proprietari. Tuttavia, la terra non è mai stata effettivamente riconsegnata agli abitanti. Nel marzo 2016, gli abitanti hanno deciso di agire autonomamente e hanno occupato le loro terre. Hanno costruito capanne temporanee e hanno ripreso a coltivarle.

“L'attuale Commissaria regionale per le terre arrivata a Trincomalee, è una persona valida. Fa rispettare la legge, quindi confidiamo che, se riusciremo a discutere con lei della nostra crisi fondiaria, potremo risolvere il problema”, ha dichiarato ad AsiaNews Somasiri Punchirala, leader dell'Organizzazione per la Protezione di Paanam Pattuwa (PPPO). “Abbiamo prove scritte e dobbiamo avviare un buon dialogo. Abbiamo già ottenuto un’ordinanza del tribunale che ci consente di rientrare in possesso delle nostre terre, ma i precedenti governi hanno giocato con noi per un lungo periodo. Ci hanno ingannati”.

“Nonostante l'impressione che i funzionari dei ministeri o degli uffici governativi lavorino secondo le regole e in modo corretto, dovremo comunque ricorrere nuovamente al tribunale per dimostrare che i funzionari stanno operando al di fuori delle decisioni della corte”, ha affermato il leader in un incontro con la stampa a Colombo. “Avendo il governo attuale promesso di combattere la corruzione e l'ingiustizia nello Sri Lanka, chiediamo di indagare approfonditamente sulla situazione attuale, di scoprire la verità e di aiutarci restituendoci tutte le terre appartenenti ai villaggi di Ragamwela, Shasthrawela, Ulla e Horekanda”, ha aggiunto.

Le precedenti amministrazioni avevano espresso l'intenzione di promuovere l'ecoturismo nella regione di Paanama e di acquisire ulteriori terre per questo scopo. Tuttavia, gli abitanti erano stati tagliati fuori dai piani, anche se desiderosi di contribuire e di tornare a sviluppare le loro coltivazioni, come già stanno facendo su piccola scala. Per questo motivo, Somasiri ha sottolineato anche i vantaggi economici del reisediamnento.

La 70enne S. Yasawathi e la 69enne S. Chandralatha, personalità di spicco nella lotta per riottenere le terre, hanno dichiarato ad AsiaNews: "Siamo andate fino a Colombo, abbiamo organizzato diverse proteste, abbiamo intentato una causa legale, ma ancora oggi non abbiamo riottenuto le nostre terre. Prima di morire, vogliamo rientrarne in possesso”. Hanno anche ricordato due loro parenti defunte, Kusumawathi e Premawathi, che hanno combattuto strenuamente per la causa ma sono morte senza vedere un esito positivo.

Altri anziani hanno affermato: "Condanniamo questo atto ingiusto della polizia e dei militari. Abbiamo vissuto qui per 20 anni, curando alberi di cocco, anacardi e coltivando ortaggi, che rappresentavano la nostra unica fonte di reddito. I precedenti governi non si sono mai preoccupati della nostra vita, volevano solo incentivare il turismo”. Ma l’apertura del nuovo governo suscita speranza. “Abbiamo fiducia in questa nuova amministrazione; osserveremo come intendono risolvere questo conflitto che si protrae da troppo tempo", hanno concluso Somasiri e gli altri abitanti.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Paanama, attivisti distribuiscono semi per far ripartire l’agricoltura nelle terre espropriate
18/10/2016 13:55
Gli abitanti del villaggio di Paanama pregano e manifestano per le loro terre (Foto)
23/06/2016 11:45
Sri Lanka, “traditi” dal governo gli abitanti di Paanama
01/08/2015
La protesta dei Garo contro l' 'ecoturismo' sulle loro terre
27/04/2022 13:06
Mullikulam, sfollati tamil cattolici: 'traditi e ingannati' da tutti (Foto)
15/05/2017 12:25


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”