02/06/2006, 00.00
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Gli israeliani credono in Dio, ma in pochi aspettano il Messia

Uno studio mostra che ben il 74% crede in Dio, ma solo il 43% crede nel paradiso e il 52% nel malocchio.

Gerusalemme (AsiaNews) - Gli israeliani credono in Dio, ma non molto nel Paradiso e nell'inferno e, tutto sommato,  e in pochi aspettano il Messia. Credono nel malocchio ma condividono (55%) l'affermazione che "si crede troppo di frequente alla scienza e non abbastanza alla fede". Convinzione condivisa anche tra coloro che si dicono laici, il 44% (contro il 43%) .

Sono alcune delle conclusioni di uno studio condotto da Ephraim Yaar dell'università di Tel Aviv, pubblicate oggi dal quotidiano Haaretz. L'indagine si basa sul principio della "autodefinizione", secondo il quale si dà per buona ogni definizione che l'intervistato fa su se stesso, anche se, sottolinea il giornale, ciò pone alcuni problemi di coerenza. Come fa, ad esempio, a considerarsi  "laico" uno che crede in Dio? E come se egli è in attesa del Messia e teme l'inferno? "Forse – afferma l'articolo -  ci sono due tipi di laici: i laici atei e i laici credenti".

I dati, comunque, mostrano che per tre israeliani su quattro (il 74%) Dio esiste (per il 23% no). E se il 90% di chi si considera "tradizionale" afferma di credere, lo stesso dichiara anche il 41% di coloro che si dichiarano laici, a fronte di un 51% che lo nega. Quasi conseguente il fatto che per ogni israeliano convinto che l'uomo discende dalla scimmia (28%) ce ne sono due che credono che è stato creato da Dio (59%). Fra gli arabi israeliani, il 95% crede che l'uomo sia frutto della creazione e solo il 2% attribuisce all'evoluzione la nostra attuale condizione.

Solo il 44% degli israeliani e il 39% degli ebrei crede nel Messia, di fronte ad un 77% degli intervistati arabi. Solo il 44% di coloro che credono nel Messia è convinto che potrebbe essere questo il tempo della sua venuta, contro un  47% che non anticipa il suo arrivo.

Il 46% degli ebrei israeliani intervistati dichiara di non credere al paradiso e all'inferno, a fronte di un 43% che crede in un premio o una punizione nell'altro mondo. Ma la maggioranza degli intervistati crede nei sortilegi: il 52% crede nel malocchio (il 42% di coloro che si dichiarano credenti), il 43% no. Tra gli ebrei la situazione è equilibrata, il 48% ci crede, il 47% no. Ma nel decennio precedente, a non dargli credito era il 57%, contro il 41% che ci credeva.

Ma oggi, tre israeliani su quattro (il  72%) non credono neppure in speciali poteri dei rabbini o dei cabalisti, contro un 26% che ci crede. Avere un figlio rabbino è il desiderio sono di un quarto (il 25%) dei genitori ebrei. L'unica altra professione ugualmente poco amata è quella di parlamentare. Un figlio scrittore, giornalista o artista piacerebbe al 40% degli intervistati, ingegnere, scienziato o medico a circa il 57%.

 

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