07/11/2024, 11.57
SRI LANKA
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Gli avvocati: Dissanayake mantenga le promesse sulla legge anti-terrorismo

di Melani Manel Perera

Il Prevention of Terrorism Act (PTA), adottato come temporaneo nel 1979, è una misura draconiana mantenuta fino a oggi. Nei decenni è stata usata dai governi per "colpire e vessare minoranze, attivisti, giornalisti e voci critiche", sostiene Amnesty International. Il National People’s Power ne aveva promesso l'abrogazione ma recenti dichiarazioni fanno pensare a un dietrofront.

Colombo (Asia News) - Lo Sri Lanka’s Lawyers Collective ha espresso preoccupazione per le recenti dichiarazioni che indicano che la nuova amministrazione insediata a settembre potrebbe perpetuare le norme del Prevention of Terrorism Act (PTA), dopo averne annunciato l’abolizione in campagna elettorale. Secondo il gruppo, la norma permette detenzioni arbitrarie e torture di sospetti. Una preoccupazione che non è nuova in merito a una misura che venne adottata come "temporanea" 45 anni fa, definita da molti “draconiana”, e divenuta legge permanente nel 1982. La si è mantenuta per “essere usata dai governi dello Sri Lanka per colpire e vessare minoranze, attivisti, giornalisti e voci critiche”, denunciava Amnesty International in un report datato febbraio 2022.

Il 29 ottobre 2024 il responsabile legale della segreteria presidenziale, avvocato J M Wijebandara, nominato a settembre da Dissanayake, aveva detto che il problema non è l'esistenza del PTA, ma piuttosto il suo uso improprio per detenere attivisti civili, giornalisti e altri. Ha dichiarato che il governo non avrebbe permesso questo uso improprio e che questa norma sarebbe stata applicata solo sulla base di “informazioni di intelligence credibili e non sarebbe stato usato per vendette politiche”. Lo stesso giorno, il portavoce del Gabinetto, ministro Vijitha Herath, ha dichiarato: “Si sta discutendo sull'abolizione del PTA. Potremo parlare di cambiare la legge solo quando sarà eletto il nuovo parlamento”.

Il trattamento non prioritario da parte del governo della questione intensifica le preoccupazione del collettivo. Infatti, il National People’s Power (NPP) di Dissanayake, nel suo manifesto elettorale dell'agosto 2024, si impegnava ad “abolire tutti gli atti oppressivi, compresa la legge Prevention of Terrorism Act (PTA) e a garantire i diritti civili delle persone in tutte le parti del Paese” (p. 129). Durante la recente campagna elettorale presidenziale, e anche prima, il partito fondato dall’attuale presidente, si era schierato attivamente contro il PTA e l'abuso dei poteri che permette, e si era opposto a nuove leggi altrettanto oppressive. Secondo gli avvocati - dunque - le nuove dichiarazione sono preoccupanti: "Il Presidente Anura Kumara Dissanayake - scrivono - deve onorare l'impegno di abrogare il PTA, è la richiesta degli elettori. La dichiarazione rilasciata a nome del governo dall'avv. J M Wijebandara deve essere chiarita in modo inequivocabile e deve essere reso pubblico un chiaro impegno ad abrogare il PTA. Questa chiarezza e questa leadership sono necessarie per costruire la fiducia dell'opinione pubblica nel fatto che il governo è favorevole all'abrogazione della legge".

Il collettivo degli avvocati chiede inoltre a tutti i partiti politici di impegnarsi a sostenere questo obiettivo nel prossimo parlamento, che si insedierà a seguito delle elezioni che si terranno in Sri Lanka il prossimo 14 novembre. "I partiti - sostengono - devono impegnarsi a garantire che il quadro giuridico antiterrorismo dello Sri Lanka sia conforme al rispetto dei diritti umani. Se in una determinata situazione sono necessarie misure di emergenza, tutti i poteri di emergenza devono essere rigorosamente limitati ai periodi in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza. Queste misure rafforzeranno lo stato di diritto, la democrazia e i diritti umani nel Paese e, a loro volta, aumenteranno la fiducia nella governance".

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