12/02/2007, 00.00
IRAQ - IRAN – USA
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Gli Usa: ecco le prove che armi iraniane sono usate in Iraq

I militari americani mostrano razzi e proiettili che sarebbero costati la vita a 170 soldati della coalizione. La presenza di ufficiali delle Brigate Al Qods dimostra il coinvolgimento dei vertici della Repubblica islamica.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) -  Gli Stati Uniti tornano ad accusare l’Iran di fomentare la violenza in Iraq, dando sostegno economico e militare ai gruppi armati che combattono l’esercito di Baghdad e le truppe anglo-americane. Le “crescenti prove” dell’accusa sono state fornite dal comando americano in Iraq, mentre Teheran nega il suo coinvolgimento.

Nel corso di un briefing tenuto ieri nella blindata Zona verde di Baghdad, tre ufficiali americani hanno accusato le Brigate Al Qods (Gerusalemme) della Guardia rivoluzionaria iraniana di “armare gli estremisti iracheni, per condurre attacchi terroristici e sostenere la guerriglia. Le Brigate Al Qods provvedono alla consulenza, la preparazione e la fornitura di armi”.

I militari americani hanno fornito, in particolare, foto di parti di razzi terra-aria, di speciali armi anticarro ad alta penetrazione (EFP) e proiettili di mortaio, costruiti tra il 2004 e il 2006, l’uso dei quali, secondo tale fonte, ha provocato almeno 170 morti e 620 feriti tra le truppe alleate. “Le armi – secondo gli americani – hanno caratteristiche tipiche della fabbricazione iraniana” e “l’Iran è l’unico Paese della regione che produce armi di tale tipo”.

A riprova della presenza iraniana, secondo gli americani, i quattro iraniani arrestati in gennaio ad Erbil, erano ufficiali delle Brigate e non avevano copertura diplomatica. Al momento della loro cattura avrebbero tentato di gettare documenti in un gabinetto. Gli ufficiali hanno anche sostenuto che l’Iran ha alcuni gruppi di sostegno che operano in Iraq, usando le EFP; fra loro, elementi criminali dell’esercito del Mahdi del radicale sciita Moqtada al-Sadr. ”Noi riteniamo – hanno concluso gli ufficiali americani – che queste attività siano autorizzate dai massimi livelli del governo iraniano”, sottolineando che le Brigate Al-Qods fanno riferimento alla Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. Attualmente due portaerei stazionano nel Golfo Persico, come avvertimento all’Iran, sebbene il presidente Bush abbia detto di non avere l’intenzione di invadere la Repubblica islamica.

Negli ambienti contrari alla guerra in Iraq, però, si rileva che il linguaggio che l’amministrazione Bush sta usando nei confronti dell’Iran è analogo a quello usato prima dell’invasione dell’Iraq, nel 2003. “Scetticismo” sulle accuse provenienti da Baghdad è stato espresso da alcuni senatori democratici, che hanno invitato l’amministrazione Bush ad usare cautela nelle accuse contro l’Iran di fomentare la guerra in Iraq.

 

 

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