Gli Usa chiedono al Canada di accogliere più iracheni
Per gestire il crescente flusso di richiedenti asilo dall’Iraq, Washington si appella ad Ottawa, che ancora non risponde. Gli Stati Uniti potrebbero accogliere anche fino a 20mila rifugiati per emergenze, ma nel 2006 gli iracheni ammessi sono stati solo 202.
Ottawa (AsiaNews) – Washington ha chiesto al Canada di accettare un maggior numero di profughi iracheni, il cui flusso verso Occidente continua ad aumentare quanto più si inaspriscono le violenze in Iraq. La settimana scorsa Ellen Sauerbrey, assistente di Stato americano per i rifugiati, ha passato due giorni ad Ottawa discutendo la questione con alti responsabili degli affari esteri e dell’immigrazione, secondo i quali nessuna decisione politica è stata ancora presa.
La Sauerbery ha ricordato come molti iracheni emigrati in Siria e Giordania, inclusi vittime di tortura, donne, bambini e membri della minoranza cristiana, non potranno mai più fare ritorno al proprio Paese. “Abbiamo incoraggiato il Canada a farne un argomento prioritario nella sua politica di immigrazione, perchè si tratta (l’Iraq) di un’area estremamente vulnerabile e bisognosa di aiuto” ha detto l’assistente di Stato, aggiungendo di aver appreso che il Canada ha già ammesso solo 49 rifugiati iracheni.
In realtà, Washington per prima dovrebbe riesaminare la sua politica sull’immigrazione per facilitare più ingressi di iracheni nel suo territorio, al momento fermi alla soglia di 500 unità. La stessa Sauerbrey, alcune settimane fa, aveva riferito che il presidente Usa ha l’autorità di alzare il tetto fino a 20mila, il numero di posti riservato annualmente alle emergenze.
Arthur E. “Gene” Dewey, ex assistente segretario di Stato per i rifugiati, spiega che fino all’anno scorso “per ragioni politiche” il governo Bush “scoraggiava” l’insediamento di profughi iracheni negli Usa “per il messaggio psicologico che questo comportava: in Iraq non andava bene”. Stime ufficiali dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) parlano infatti di soli 202 iracheni ammessi negli Usa nel 2006, e quasi tutti avevano fatto richiesta prima della guerra del 2003. Da allora gli iracheni ammessi negli Stati Uniti sono 466; in totale quelli che hanno lasciato il Paese sono 2milioni.
L’Unhcr ha chiesto 60milioni di dollari per gestire l’attuale crisi dei profughi dall’Iraq. Per il 2007 Washington ha stanziato 20milioni di dollari per la crisi umanitaria irachena. Secondo stime riferite dal vicesegretario alla Difesa Gordon England, la guerra in Iraq ha raggiunto un costo medio mensile di 8,4 miliardi di dollari.
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