Gli Stati Uniti propongono a Pechino una collaborazione militare diretta
Tiepide le reazioni cinesi, più interessate a maggiore collaborazione in campo aereospaziale ed economico.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Stati Uniti e Cina discutono una collaborazione militare diretta. Lo rivelano i parlamentari Usa che il 10 gennaio a Pechino hanno incontrato Cao Gangchuan, ministro della Difesa.
Le due parti preparano l'agenda del summit del prossimo aprile tra i presidenti Hu Jintao e George W. Bush, che verterà anche sul commercio e la proprietà intellettuale. "Il principale scopo - spiega Mark Kirk, co-presidente del gruppo - è rinforzare le relazioni diplomatiche ed esplorare nuove aree di cooperazione tra Stati Uniti e Cina, in campo commerciale, spaziale e militare". Tuttavia non è stata accolta - ha aggiunto - la proposta di Washington di istituire un collegamento militare diretto con Pechino. I due Paesi hanno rotto i rapporti militari nel 2001, dopo la collisione aerea tra un aereo ricognitore americano e un jet cinese da combattimento. Negli ultimi 2 anni c'è stato un riavvicinamento.
La Cina ha accolto con maggior favore il progetto di modificare la navicella spaziale Shenzhou in modo da potersi agganciare con i veicoli spaziali Usa e le stazioni spaziali internazionali. Pechino ha anche confermato precedenti promesse, tra cui la costituzione di un ombudsman per la tutela del diritto di proprietà intellettuale e l'acquisto di software non copiati in modo illegale per 250 milioni di yuan.
Lo scorso luglio il Pentagono ha evidenziato il rapido sviluppo militare di Pechino e ammonito sulla possibilità che intenda acquisire maggior potere in Asia. La Cina è stata accusata da Washington, in questi anni, anche per la vendita di armi ad altri Stati. Proprio in questi giorni lo Sri Lanka avrebbe comprato, secondo alcune fonti, nuovi cannoni navali da Pechino, dopo l'attacco suicida del 7 gennaio, attribuito alle Tigri Tamil, quando una nave da pesca piena di esplosivo ha colpito una cannoniera appena uscita dal porto di Trincomalee. Sono morti 13 marinai. La Cina è abituale fornitrice di armi allo Sri Lanka. (PB)