Gli Stati Uniti presenti per la prima volta alla cerimonia antinucleare di Hiroshima
Presenti anche rappresentanti di Francia e Gran Bretagna. Il premier Naoto Kan ribadisce l’impegno al disarmo nucleare mondiale. Anche Ban Ki-moon chiede l’eliminazione totale degli ordigni nucleari. Il minuto di silenzio e il lancio di 1000 colombe.
Hiroshima (AsiaNews/Agenzie) – Per la prima volta un rappresentante del governo americano ha partecipato oggi alle cerimonie in ricordo della distruzione della città di Hiroshima, avvenuta 65 anni fa, per il lancio di una bomba atomica statunitense. La bomba, lanciata alle 8.15 (ora locale) il 6 agosto 1945, ha fatto oltre 140 mila morti e di lì a poco ha segnato la fine della Seconda guerra mondiale.
Per la prima volta, anche Francia e Gran Bretagna – alleati degli Usa nella guerra - hanno preso parte alla cerimonia presso il Memoriale della pace, insieme a rappresentanti di più di 70 nazioni
Il Giappone è il solo Paese al mondo ad essere stato vittima di un attacco nucleare – il 6 agosto a Hiroshima e il 9 agosto a Nagasaki. Per questo, il Paese chiede da tempo il disarmo nucleare mondiale.
“La razza umana – ha detto il premier Naoto Kan durante il suo discorso – non deve ripetere l’orrore e le sofferenze causate dalle armi atomiche… Il Giappone, sola ed unica vittima dei bombardamenti atomici in tempo di guerra, ha una responsabilità morale nella lotta per costruire un mondo senza armi nucleari”.
John Roos, ambasciatore Usa in Giappone, in rappresentanza del suo governo, ha diramato un comunicato in cui si sottolinea l’importanza di “lavorare insieme per realizzare un mondo senza armi nucleari”. La sua presenza a Hiroshima è vista come una preparazione alla venuta nella città martire del presidente Barack Obama e un rilancio del suo programma di denuclearizzazione del pianeta.
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, ugualmente presente per la prima volta alla cerimonia annuale di Hiroshima, ha affermato che “l’unico modo per assicurarsi che tali armi non saranno mai più usate è di eliminarle tutte. Non deve esserci alcuno spazio nel nostro mondo per tali armi indiscriminate”.
Alle 8.15, nell’istante preciso in cui la bomba è esplosa sulla città, tutti hanno osservato un lungo minuto di silenzio, seguito dal discorso del sindaco di Hiroshima, Tadatoshi Akiba, e dalla liberazione di 1000 colombe nel cielo, come segno di pace. “Noi – ha detto Akiba – salutiamo questo 6 agosto con la determinazione rafforzata che nessun altro in avvenire dovrà sopportare tali orrori”.
A Hiroshima, almeno 140 mila persone sono morte all’istante o in seguito alle ustioni provocate dalla bomba, che ha incenerito ogni essere vivente nel raggio di centinaia di metri; più di 70 mila per la bomba al plutonio fatta scoppiare a Nagasaki. Diversi gruppi in Giappone hanno chiesto che gli Usa domandino perdono per le due bombe atomiche, ma gli Stati Uniti hanno sempre affermato che le due bombe erano necessarie per far concludere la guerra.
Vedi anche
Hiroshima, i 75 anni dal bombardamento nucleare
06/08/2020 09:02
06/08/2020 09:02