Gli Stati Uniti d'accordo per il rapido ingresso del Vietnam nell'Omc
Entro giugno atteso un accordo commerciale. Atteso l'ingresso entro il 2006. Ma il Paese dovrà impegnarsi a combattere la burocrazia e la diffusa corruzione. Il problema del rispetto dei diritti umani.
Hanoi (AsiaNews/Scmp) Vietnam e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo di principio per l'ammissione di Hanoi all'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) entro l'anno. Lo rivelano fonti ufficiali, secondo le quali occorre ancora lavorare per giungere alla firma, attesa entro giugno.
L'intesa bilaterale concordata il 14 maggio a Washington, dopo giorni di colloqui, prevede minori imposte per le reciproche importazioni e maggiori possibilità per gli investimenti esteri in settori come la telecomunicazione. Il commercio bilaterale tra i due Stati è arrivato a oltre 7,8 miliardi di dollari nel 2005, con un aumento del 400% dal 2001.
Il Vietnam cesserà di dare sussidi pubblici in settori come il tessile e l'abbigliamento, vietati dall'Omc. Se non lo farà, gli Stati Uniti potranno mantenere quote all'importazione. Con l'eliminazione delle quote si attende, comunque, un netto aumento dell'export nel tessile, come già è avvenuto per la Cina. Previste maggiori esportazioni anche nel campo agricolo, dove il Paese è il maggior produttore mondiale di pepe e il secondo per riso e caffé.
Hanoi spera di essere ammessa prima di novembre, quando ospiterà il summit degli Stati della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec), cui è atteso il Presidente Usa George W. Bush.
Ha già emanato nuove leggi in materia di società, tasse e investimenti, ma deve ora introdurre radicali riforme legislative in settori quali turismo, ferrovie, proprietà intellettuale, educazione, servizi farmacologici e dazi, per allinearsi con le regole dell'Omc. Dovrà anche snellire le procedure amministrative e combattere la paralizzante burocrazia e la diffusa corruzione.
Il Vietnam si attende che l'ingresso nell'Omc porti un incremento delle esportazioni (oggi spesso limitate da quote), la partecipazione alle discussioni mondiali sul commercio e maggiori investimenti esteri diretti. Ma è preoccupato per la maggior competizione per le sue piccole imprese.
"La maggiore sfida ritiene Tran Dinh Thien, esperto dell'Istituto vietnamita di economia è la competitività, che rivelerà se l'ingresso nell'Omc sia un bene per il nostro commercio".
Ci sarà una progressiva privatizzazione delle imprese oggi controllate dallo Stato, ma dice Le Dang Doanh, esperto economico del Governo - dovrà essere "graduale" in settori come le telecomunicazioni e molte imprese non potranno sopravvivere. "Il Governo aggiunge dovrà prevedere aiuti sociali per quanti rimarranno senza lavoro". Altri esperti ritengono che settori chiave come il petrolio e le costruzioni navali resteranno sotto il controllo statale.
Ma il Vietnam deve ancora ottenere l'approvazione dello status di Permanenti normali relazioni commerciali (Pntr) da parte del Congresso Usa e dice Dennis Hastert, portavoce della Camera dei rappresentanti, che è stato ad Hanoi in aprile - la "principale merce" da considerare è il rispetto dei diritti umani. (PB)