Gli Stati Uniti costruiranno in Kirghizistan un centro antiterrorismo
Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Gli Stati Uniti vogliono iniziare presto la costruzione di un centro di addestramento antiterroristico nella meridionale provincia kirghisa di Bakten. Un portavoce dell’ambasciata Usa nel Paese ha confermato che “i lavori cominceranno al più presto a cura dell’Ufficio per la cooperazione militare che li finanzia”, per una spesa prevista di 500mila dollari.
Il costo non elevato fa pensare che si tratterà di un impianto di dimensioni modeste. Gli Stati Uniti hanno già speso milioni di dollari per realizzare e migliorare centri di addestramento per le forze di sicurezza kirghise. A ottobre 2009 l’ambasciatore Usa Tatiana Gfoeller, nel corso dell’inaugurazione di un Centro di addestramento per forze speciali a Tokmok ,del costo di 9 milioni, ha spiegato che “moderne attrezzature militari – autocarri, ambulanze, mezzi tattici e altro - arrivano in Kirghizistan ogni giorno e sono distribuite alle forze armate del Paese”. “Addestriamo le forze di sicurezza e aiutiamo la costruzione di posti di controllo sulle zone di confine remote e penetrabili”.
Più cauto il portavoce del ministero kirghiso per la Difesa, che ieri ha soltanto confermato all’agenzia Eurasianet che “con l’ambasciata Usa sono in corso colloqui in proposito, ma non è stato ancora firmato alcun accordo. Non c’è una decisione finale”.
Esperti osservano che, in ogni caso, la notizia sarà vista con sfavore dalla Russia, che non gradisce stretti rapporti di Washington con i Paesi ex sovietici.
Da tempo il presidente kirghiso Kurmanbek Bakiyev ha detto che “la maggior minaccia” per la sicurezza nazionale consiste nella facilità con cui “gruppi terroristi” possono passare il confine e ha accettato l’aiuto internazionale nella lotta contro il terrorismo. Per questo è in discussione la creazione di un centro di addestramento a cura della Russia. Ma la trattativa non è ancora conclusa perché Mosca vorrebbe realizzare la base vicino a Osh, maggiore città nel sud del Paese, mentre Bishkek la vuole nella provincia di Batken, non lontano dal confine con l’Uzbekistan.
L’analista politico Mars Sariev commenta che “la zona di Batken è molto debole, la costruzione di questa struttura penso sia parte di una strategia Usa per rendere più sicura la regione”, anche con il probabile invio di istruttori statunitensi per le forze speciali del Paese.
Esperti ritengono che l’invio di istruttori Usa sarebbe visto con ancora maggior sfavore dalla Russia, ma che potrebbe essere congeniale a una politica di Bishkek di non voler dipendere in modo troppo stretto da nessuna delle due potenze.