Giunta birmana condanna a morte due funzionari per violazione del segreto di Stato
Avrebbero rivelato “informazioni confidenziali” relative a due viaggi diplomatici in Corea del Nord e Russia. Un terzo uomo sconterà 20 anni di carcere. Secondo l’accusa, i tre hanno fornito ai media informazioni sulla rete di tunnel costruita dalla giunta nei dintorni della capitale.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Il regime birmano ha condannato a morte due funzionari governativi per aver diffuso segreti di Stato. Essi avrebbero rivelato “informazioni confidenziali”, relative a due viaggi diplomatici in Corea del Nord e Russia. Un terzo uomo, un civile, ha subìto una condanna a 15 anni di galera, dopo un processo a porte chiuse durato due mesi. I tre sono anche accusati di aver fatto trapelare “segreti militari” sui tunnel sotterranei, che la giunta ha costruito nei dintorni della capitale, Naypyidaw, con la collaborazione di Pyongyang.
Ieri il tribunale di Yangon ha condannato a morte Win Naing Kyaw, ex ufficiale dell’esercito, collaboratore personale dell’ex numero due della dittatura, il generale Tin Oo. Egli è stato incriminato in base allo State Emergency Act III, per aver fornito segreti militari ai media dissidenti all’estero. L’ex funzionario ha subìto una seconda condanna – 20 anni di galera – per violazione della Electronic Act e possesso di valuta straniera.
La seconda condanna a morte è stata comminata a carico di Thura Kyaw, meglio noto come Aung Aung, già collaboratore di primo piano del Ministero birmano degli esteri. Quindici anni di carcere, infine, per Pyan Sein, anch’egli funzionario del Ministero degli esteri, per violazione della Electronic Act.
I tre sono stati arrestati con l’accusa di aver diffuso foto e informazioni relative al viaggio del generale Shwe Mann in Corea del Nord e di un alto rappresentante del regime in Russia. Essi avrebbero inoltre fornito informazioni sulla rete di tunnel sotterranei, che la giunta ha costruito nei dintorni della capitale con l’aiuto di tecnici del regime nord-coreano.
Nei giorni scorsi, infine, un tribunale birmano ha condannato a 20 anni di galera una giornalista televisiva, che collabora con testate estere. Hla Hla Win, 25 anni, è stata arrestata nel settembre scorso, mentre effettuava alcune riprese in un monastero buddista di Pakokku, nel nord del Paese.
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