Giovani e difesa della vita: priorità del neo presidente della Conferenza episcopale
In una conferenza stampa mons. Augustine Cheong Myeng-cho ha spiegato il suo progetto pastorale.
Seoul (AsiaNews) - L'evangelizzazione dei giovani e la difesa dela vita saranno al centro dell'azione dei vescovi della Corea del Sud. Lo ha annunciato mons. Augustine Cheong Myeng-cho, vescovo di Pusan, che dopo l'elezione a presidente della Conferenza episcopale coreana (Cbck) ha spiegato il suo progetto pastorale in una conferenza stampa.
"Cercherò di farmi messaggero per far si che la Chiesa cattolica coreana possa, attraverso la Conferenza episcopale, promuovere l'evangelizzazione e il bene comune in tutte le zone del Paese", ha affermato. Ha poi parlato della problematica dell'invecchiamento della popolazione e della disaffezione dei giovani per la Chiesa. "Concentrerò i miei sforzi continua per costruire una Chiesa giovane e dinamica".
Il vescovo ha poi detto che lavorerà per difendere la cultura della vita. Questo, continua, è in linea alle scelte dei vescovi coreani, come quella presa nell'autunno 2005 di preparare materiale pubblicitario e divulgare i risultati delle ricerche sulle cellule staminali adulte per appoggiare il Comitato di bioetica.
Il vescovo ha chiesto fede, collaborazione e preghiere per la sua opera "per far si che i vescovi possano portare avanti la missione che Cristo gli ha affidato, e si dedichino alla proclamazione del Vangelo e al servizio per la Chiesa". Ha infine dichiarato che lavorerà per la riconciliazione e l'unità del popolo coreano e cercherà di essere una guida per la Chiesa cattolica coreana attraverso la comunione e l'unità dei vescovi.
Cheong Myeng-cho è stato ordinato prete nel 1962, vescovo nel 1990 e nel 1999 è stato nominato vescovo di Pusan. Nell'ottobre 2002 è stato nominato vice presidente del Cbck fino al 14 ottobre 2005, quando è diventato presidente.