Giovani cattolici vietnamiti al fianco dei bambini abbandonati
I giovani cattolici di Hanoi e Saigon hanno formato un gruppo che opera in campo sociale, e aiutano in modo i particolare i bambini, prime vittime della perdita dei valori tradizionali e della crisi delle famiglie.
Hanoi (AsiaNews) In un Paese che vive la crisi dei valori tradizionali, i giovani volontari cattolici delle parrocchie di Saigon e dell'arcidiocesi di Hanoi lavorano per lo sviluppo ed il benessere sociale, in modo particolare dei bambini. Questi giovani hanno fondato una organizzazione che prepara attività nelle aree rurali e sottosviluppate e aiuta i bambini. L'organizzazione è aperta a tutti.
"Al giorno d'oggi spiega ad AsiaNews un giovane di nome Tran il Vietnam è troppo focalizzato sulla crescita economica. Moralità e valori etici sono in crisi, e questo mina la stabilità delle famiglie. Molti bambini per sopravvivere sono costretti a lasciare le loro terre natie per andare a Ho Chi Minh City o in altre grandi città".
Ngoc Anh è un volontario che aiuta i bambini abbandonati da 10 anni. Opera nella parrocchia di Cau Kho, in un centro fondato dal padre domenicano Jean Houlman. Racconta che la maggior parte dei 500 bambini che conosce arrivano dalla parte centrale e settentrionale del Paese. "Ogni bambino ha una storia da raccontare riguardo alla propria vita", spiega Ngoc Anh, che ha visitato molte delle famiglie dei bambini abbandonati. "Sono costretti a lasciare le loro case per diverse ragioni: alcuni perché abbandonati a se stessi, altri perché maltrattati da matrigne o patrigni. Alcuni sono anche vittime di violenze all'interno delle mura domestiche".
"Spero che la missione che portiamo avanti venga riconosciuto come un lavoro a tutti gli effetti nella nostra società", aggiunge ad AsiaNews Hue Tri, una suora buddista che opera nel sociale. La religiosa lavora nel centro "casa di compassione" che ospita più di 200 bambini abbandonati con meno di 16 anni, e ha intenzione di costruire un forum dove gli operatori sociali potranno condividere le loro esperienze.