03/10/2005, 00.00
PAKISTAN
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Giovani, fatevi avanti e dedicatevi al servizio eucaristico

di Inayat Bernard

E' l'appello dell'arcivescovo di Lahore, lanciato ieri in occasione del 50° anniversario di sacerdozio di p. Arnold Stalpaert ofm, il 'leone di Sialkot'.

Sialkot (AsiaNews) – Appello ai giovani pakistani da parte di mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo di Lahore, affinché "si facciano avanti e dedichino loro stessi al servizio eucaristico in modo da divenire aiuto e supporto nel campo religioso".

"Per celebrare l'eucarestia, su cui poggia il Sinodo dei vescovi - ha detto ieri nella parrocchia di Sialkot, dove circa 1600 fedeli hanno festeggiato il 50° anniversario di sacerdozio del cappuccino p. Arnold Stalpaert -abbiamo bisogno di preti".

"Sono felice – continua il presule - di essere qui con voi a pregare e ringraziare Dio per la presenza di p. Arnold nell'arcidiocesi di Lahore. Siamo qui per ringraziarlo del suo fedele servizio di 50 anni". "Quando prestavo servizio come prete nella parrocchia di Anarkali – continua mons. Saldanha - siamo stati vicini per 2 anni. Ero incaricato di curare la parrocchia  mentre lui si recava nei villaggi di Shahdara. Ha un grande senso dell'umorismo ed io, come un vecchio amico, mi congratulo con lui per il suo servizio, sempre dedicato ed impegnato al popolo di questa arcidiocesi".

L'appello ai giovani viene nel finale: "Il Sinodo che si apre oggi a Roma è incentrato sull'eucarestia, per la quale abbiamo bisogno di preti. Giovani, fatevi avanti e dedicatevi al servizio eucaristico in modo da divenire aiuto e supporto nel campo religioso".

Dopo il prelato ha parlato p. Emmanuel Asi, che ha spiegato l'importanza del servizio svolto dal cappuccino: "La scelta divina – ha detto - non arriva per meriti personali ma giunge attraverso la grazia, che Dio ha mostrato durante i 50 anni di servizio di p. Arnold. Dobbiamo oggi ricordare e ringraziare anche i parenti, gli amici e tutto il popolo belga che si è privato di lui per mandarlo in Pakistan come missionario".

"Tutto il lavoro sacramentale e pastorale che ha compiuto nei vari conventi dei 2 distretti di Sialkot e Gujranwala – ha sottolineato - lo ha svolto in silenzio, dando consistenza non alle parole ma alla sua vita. P. Arnold è una persona felice, ed essere felici è un modo per ringraziare il Signore, che ci ha fatti a Sua immagine. Come Karachi è considerata la porta dell'Islam nel subcontinente, Sialkot è considerata la porta del cristianesimo". Il riferimento è all'opera missionaria dei cappuccini, iniziata proprio da qui nel 1888. P. Asi, in chiusura, ha ripreso l'appello dell'arcivescovo: "Anche i 2 fratelli di p. Arnold sono preti ed io chiedo a voi, se siete chiamati, di dedicare la vostra vita al sacerdozio. Il numero dei cristiani in Pakistan cresce, e noi abbiamo bisogno di altri operai per lavorare nella vigna del Signore".

P. Francis Nadeem, vice-superiore provinciale dell'Ordine dei cappuccini, ha definito il confratello "fedele, obbediente ed impegnato. Per il suo grande servizio l'abbiamo soprannominato 'il leone di Sialkot' e preghiamo afinchè possa avere una lunga e ancora fruttuosa vita".

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