02/03/2004, 00.00
filippine
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Giovane pianista cieco testimonia il valore della vita

Manila (AsiaNews) - Carlos Ibay, 24 anni, è un pianista cieco che esprime il suo mondo coi colori della musica, proclamando il valore della vita, con le capacità che Dio gli ha donato.

Ibay si è recato nelle Filippine su invito del vescovo Ramon Arguelles, del Centro Internazionale per la Famiglia e la Comunicazione Giovanni Paolo II e dell'Apostolato per la vita familiare. La sua missione è promuovere la sacralità della vita attraverso la musica. Ha fatto alcuni concerti, a partire da quello di beneficenza per l'Apostolato della vita familiare, fino al concerto pubblico il 29 febbraio, durante la celebrazione della 18ma domenica nazionale dei migranti a Rizal Park.

Gli organizzatori del concerto svoltosi al Centro Internazionale per la Famiglia e la Comunicazione Giovanni Paolo II hanno detto che la sua è la testimonianza commovente della tenacia dell'amore e della fede in Dio nella prova. "Ci sono voluti anni prima di restare incinta", ha detto la madre di Carlos. Carlos Ibay è figlio di genitori filippini emigrati negli Stati Uniti nel 1971. Alla madre, Carmacita, fu diagnosticata una "gravidanza ad alto rischio". Il medico le consigliò di abortire. I genitori furono contrari, perché credevano fermamente che ciò che Dio aveva donato loro non doveva essere ucciso. Perciò scelsero la vita. Carlos Ibay è nato prematuro di 2 mesi ed è stato in incubatrice dove, per un errore dell'ospedale, è stato sottoposto per troppo tempo all'ossigeno e ha perso la vista.

Malgrado l'handicap, è cresciuto come un bambino normale, circondato dall'amore e la cura dei suoi genitori, che erano sempre accanto a lui. Se alcuni considerano la cecità un handicap, per Carlos essa era una sfida per coltivare altre virtù e talenti, dono di Dio. All'età di 2 anni, "Chuckie", come lo chiamano i suoi genitori, ha iniziato a suonare l'organo di casa, ascoltando dei brani e suonando a orecchio. I suoi genitori si accorsero che sapeva identificare la tonalità esatta di un determinato suono, una qualità molto rara. A 9 anni aveva già una voce baritonale e fu presentato al pubblico come un bambino prodigio in canto e pianoforte.

Una volta, sua madre racconta che Carlos, tornando da scuola, le ha chiesto perché i suoi compagni continuavano a dirgli che era cieco. "Ma io non sono cieco!".

Il padre di Carlos ha detto ad AsiaNews che, anche se non è riuscito a entrare nella prestigiosa Scuola di Musica "Julliard" perché era cieco, "uno dei professori della scuola è un grande amico di [Carlos] Ibay". Per studiare pianoforte e canto, Carlos ha frequentato la Scuola di Musica "Levine" a New York. Il suo repertorio vocale include, tra l'altro, canti religiosi, musical di Broadway, jazz.

Carlos è anche portato per le lingue. Egli parla perfettamente tedesco, italiano, spagnolo, francese, russo e giapponese.

I suoi genitori hanno ammesso che è stata dura crescere un bambino cieco. Ma dal loro punto di vista, questa croce è stata di breve durata, perché hanno visto Carlos diventare un uomo di grande talento e generosità nel condividere le sue doti con le persone bisognose.

Egli ha tenuto concerti negli Stati Uniti per aiutare chiese, organizzazioni religiose, un centro di riabilitazione per tossicodipendenti, un centro sanitario per malati di AIDS, i rifugiati della Bosnia. Ha anche suonato per le vittime dei terremoti delle Filippine.

È la prima volta che Carlos Ibay fa dei concerti nelle Filippine. (S.E.)

 

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