Giovane cinese: ho scoperto Gesù fra i miei amici in Italia
Città del Vaticano (AsiaNews) - Fra i 500 catecumeni che papa Francesco ha incontrato lo scorso 23 novembre, a conclusione dell'Anno della fede, vi era anche lei. Silvia Peng, 25 anni. Vive in Italia da 4 anni e lavora come consulente economico. E' originaria del Guangdong e non aveva mai sentito parlare di Gesù e della fede. Grazie ad alcuni amici italiani ha scoperto la fede e l'anno prossimo a Pasqua sarà battezzata. Ecco quanto lei stessa dice della sua scoperta.
Gesù è un enigma. Cerco di spiegare questo enigma del mio cuore con parole semplici: Egli è sempre stato nel mio cuore in modo nascosto, ma il mio cuore era coperto da un buio molto spesso per molto tempo. Forse Lui è sempre stato nel mio cuore, ma io dubitavo... Ho ricevuto un'educazione in cui le parole "fede" e "cattolici" non avevano nessun peso. Certo, ero una "buona studentessa" e pensavo di poter ignorare questi elementi, dato che gli esami di scuola non includono lo studio di queste parti. Ho pensato: per realizzare i miei scopi ho bisogno forse di "pregare"? di leggere la Bibbia? Ho pensato che "preghiera" e "lettura della Bibbia" mi potevano mettere di cattivo umore. Non conoscevo nulla della fede e perciò non ho mai preso sul serio la mia fede.
Nel 2010 ho visitato la famiglia italiana di un mio amico. Per curiosità verso il modo in cui vivono gli italiani, per la prima volta nella mia vita ho partecipato alla messa con la mamma e la nonna del mio amico, in un'antica cappella a Montebelluna (Treviso).
Sebbene non abbia capito alcunché, quella messa ha lasciato in me una profonda impressione: i canti del coro rendevano le persone più pacifiche; i bambini, vestiti a festa, partecipavano alla messa e scambiavano la pace con gli altri. Ho visto anche, alla fine della messa, come la gente si salutava l'un l'altro.... Ma ancora non capivo chi è Gesù, sebbene ho intuito che Gesù non è difficile da capire e che non era lontano da me.
Quell'anno, i miei amici mi hanno invitato a celebrare il Natale con loro in famiglia. Alla messa della notte sedevo vicina alla nonna e pensavo che quella messa così speciale fosse come un grande concerto. Dopo la messa, tutte le persone si sono incontrare nel piazzale di fronte alla chiesetta, chiacchierando, bevendo vin brulé e cioccolata. La mamma e la nonna del mio amico mi presentavano ai loro vicini dicendo: Questa è la mia figlia cinese, la mia nipote cinese. Ero commossa dal loro affetto. Forse il calore di questo affetto deriva dalla fede o dalla loro semplice ospitalità, ma per me era difficile capirlo. Ad ogni modo, sono sicura che in quella messa in Italia ho fatto una vera esperienza di amore ed è cresciuto il senso della mia persona.
"La gente che ha fede si affeziona a tutto, ringrazia per ogni cosa, è piena di gratitudine. E la loro vita è piena di attesa e di speranza". Io ho scoperto questa testimonianza dentro la vita dei miei amici cattolici. Essi sono pronti sempre ad offrire se stessi, ad aiutare con tranquillità gli altri, anche se loro stessi hanno difficoltà. Comunicano fra di loro in modo attento ed educato, rafforzando gli elementi positivi negli altri. Penso che tutti questi aspetti abbiano a che fare con la fede. E così io ho cominciato a cercare la mia fede personale.
Io sono grata ai miei amici per avermi reso vicino Gesù. Per questo ho cominciato a studiare la Bibbia e a partecipare alle lezioni di catecumenato. E l'enigma del mio cuore si svela ogni giorno di più. Mi sento fortunata perché vedo che - oltre ogni aspettativa - sto correndo in fretta nel conoscere la fede cristiana. Per questo, io vorrei ringraziare il p. Giuseppe Zhang e suor Ida. Ho ricevuto un grande onore quando sono stata accolta fra i catecumeni presentati a papa Francesco lo scorso 23 novembre. Ora non vedo l'ora che giunga quel giorno [del battesimo] e credo che l'enigma del mio cuore si svelerà ancora di più nel futuro.
25/04/2014
19/03/2020 11:17