Giornata delle vocazioni a Taipei, centinaia di giovani per “far conoscere Gesù a tutti”
Taipei (AsiaNews) - "Chi ha detto che la chiamata di Dio non si fa più sentire? Chi ha detto che la generosità è morta e non ci sono più giovani aperti a rispondere a questa voce?". La 50ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (第五十屆國際聖召節) ha visto un'attività particolare nella cattedrale di Taipei, con un programma di tre ore che si è svolto dalle 9 a mezzogiorno.
A differenza delle precedenti occasioni, in cui si invitavano due o tremila persone all'evento, quest'anno si è scelto di concentrarsi su giovani che hanno già manifestato una sensibilità particolare a una chiamata specifica all'interno della comunità cristiana: erano presenti circa 200 giovani.
La prima parte del programma, dopo un momento di accoglienza, è stata la celebrazione eucaristica, con una testimonianza diretta della propria vocazione da parte dell'arcivescovo di Taipei mons. John Hung Shan-chuan (洪山川總主教) che ha saputo motivare e caricare emotivamente la giovane assemblea: "La Chiesa continua con ancora maggior forza nella propria missione di far conoscere Gesù a tutti" ha concluso introducendo la seconda parte della mattinata.
Poi il giovane e simpatico padre Luo Jiyuan (羅際元神父), dinamico prete diocesano taiwanese, ha introdotto la propria testimonianza usando un cortometraggio che racconta la propria vocazione e il cammino di avvicinamento alla scelta del sacerdozio.
Il video era stato girato, montato e prodotto negli scorsi mesi ed è stato proiettato per la prima volta in questa occasione. Il fatto di prepararlo in una prospettiva molto attuale e di usare un linguaggio accessibile alla platea di adolescenti e giovani universitari ha reso il messaggio molto comprensibile.
Padre Luo nell'introduzione al video ha espresso la sua gratitudine per tutti coloro che rendono ricca la sua personale esperienza di fede nella sua missione quotidiana: "L'amicizia è un grande regalo da parte di Gesù e ci permette di rendere insieme la nostra testimonianza".
A concludere la mattinata c'è stato poi un momento per condividere in piccoli gruppi quanto si era riflettuto. Una ragazza residente nella Nuova Taipei, che con sua cugina era appena tornata da un viaggio in Europa, ha condiviso la sua percezione che la Chiesa stia vivendo una rinascita molto incoraggiante: "Sono stata in piazza San Pietro per l'Angelus con papa Francesco. Io non ho visto direttamente i papi precedenti, ma l'impressione che ho avuto quella mattina era di una persona, parlo di papa Francesco, che ha saputo creare un'atmosfera molto coinvolgente, e questo è molto importante per noi giovani".
La diocesi di Taipei vuole raggiungere il maggior numero possibile di persone e vuole continuare la propria proposta vocazionale in tutte le scuole cattoliche. Per questo ha preparato del materiale dettagliato, integrato anche da documentazioni audiovisive, per un'ora di lezione sul tema che gli insegnanti potranno utilizzare da qui a Natale nella forma che riterranno più opportuna, potendo invitare anche testimoni scelti tra le giovani religiose e i giovani sacerdoti diocesani.