Giochi di guerra fra le due Coree. Fallisce all’Onu il tentativo di mediazione
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Sud ha iniziato le esercitazioni militari annunciate al largo dell’isola di Yeonpieong bombardata il 23 novembre 2010 dall’artiglieria nord-coreana. In quell’occasione due soldati e due civili furono uccisi. I primi colpi di cannone delle esercitazioni a fuoco sono stati uditi questa mattina. I civili dell’isola disputata e delle zone limitrofe sono stati invitati a scendere nei bunker e a indossare le maschere antigas, come nel caso di un attacco proveniente dal nord.
Seoul ha deciso di procedere con le esercitazioni in risposta a forti critiche interne per quella che è stata giudicata una reazione debole al bombardamento del 23 novembre. Alla vigilia delle manovre la Corea del Nord ha minacciato più volte di voler rispondere con durezza, e ha manifestato la sua volontà preparando le sue artigliere costiere e portando più vicino al confine alcune batterie mobili. Il ministro della Difesa di Seoul ha annunciato che le esercitazioni sarebbero avvenute come previsto, ha inviato due incrociatori in posizione avanzata nel Mar Giallo e ha minacciato una forte risposta aerea se Pyongyang decide di attaccare, come è avvenuto il 23 novembre.
Un tentativo diplomatico per ridurre la tensione fra i due Paesi è fallito ieri notte all’Onu. La riunione organizzata al Consiglio di sicurezza non ha avuto successo perché Russia e Cina chiedevano che il testo finale fosse neutrale, mentre altri membri volevano che fosse indicata chiaramente la Corea del Nord come responsabile della crisi, in seguito al bombardamento dell’isola di Yeongpyeong. Vitaly Churkin, inviato russo al Consiglio di Sicurezza, ha dichiarato che sarebbe stato meglio se la Corea del Sud rinunciasse alle manovre. Susan Rice, delegata Usa, ha detto: “Le manovre previste sono pienamente coerenti con il diritto all’autodifesa della Corea del sud”. L’ex ministro per la riunificazione sudcoreano, Chung Dong-young, ha chiesto che le manovre non avessero luogo. “Il rischio di guerra è sempre più vicino. Dovremmo cercare il dialogo e gli sforzi diplomatici invece di fare esercitazioni militari. Chiedo agli Stati Uniti di svolgere un ruolo di pacificazione. Dobbiamo prevenire la guerra a ogni costo”, ha detto.