Giappone in recessione, l’economia scende per il 2° trimestre consecutivo
Il Prodotto interno lordo della terza economia mondiale ha perso lo 0,9% nel trimestre, dopo che già si era contratto nel periodo ottobre-dicembre 2010. Sono diminuiti sia i consumi interni che le esportazioni. Il dato più rilevante è proprio la diminuzione dello 0,6% del consumo domestico, che costituisce circa il 60% sull’economia nipponica. Al di là della ovvia contrazione causata dal terremoto, si rileva che, secondo i dati del Gabinetto, la fiducia dei consumatori nella ripresa economica è diminuita del 33,1% ad aprile. In calo pure gli investimenti, -0.9% nel trimestre, primo calo in 6 trimestri.
Lo tsunami ha anche devastato le esportazioni del Paese (ditte leader come la Toyota avevano importanti stabilimenti nelle zone colpite dal disastro), mentre è aumentato il costo dei prodotti importati, anche per il generale aumento delle materie prime. Il surplus commerciale del Paese è diminuito del 34,3% a marzo rispetto al marzo 2010.
Nohirito Fujito, esperto della Mitsubishi UFJ Morgan Stanley, spiega che “il mercato si aspettava un recupero a V [una sorta di effetto-rimbalzo], ma i dati odierni [del Pil] aumentano il dubbio che la discesa continuerà ancora”.
Anche il ministro dell’Economia Kaoru Yosano prevede che l’economia resterà debole ancora per qualche tempo, ma è fiducioso che si tratta solo di “un fenomeno temporaneo” e che la ripresa dei consumi finita l’emergenza e la ricostruzione faranno presto riprendere la crescita del Paese.
Esperti prevedono che la ricostruzione trainerà in alto l’economia non prima della fine dell’anno.
Si prevede che il premier Naoto Kan annunci finanziamenti pubblici straordinari per la ricostruzione, dopo che il parlamento a maggio ha approvato stanziamenti per 4mila miliardi di yen (circa 49 miliardi di dollari). Il governo ha stimato i danni per il disastro di marzo pari a 25mila miliardi di yen.
Morio Miyagawa, economista della Mizuho Securities Research, prevede “una contrazione ancora maggiore nel 2° trimestre 2011, poiché la spesa per il consumo e gli esporti cadranno”, ma concorda che nel 3° trimestre inizierà la ripresa economica “quando saranno minori le esigenze immediate per il disastro e sarà iniziata la ricostruzione”.
E’ anche previsto che nei prossimi giorni la centrale Banca di Giappone manterrà il costo del denaro all’attuale minimo storico, con intessi tra lo 0% e lo 0,1%, per favorire gli investimenti.