Ghiacciaio dell’Himalaya, Islamabad dialoga con New Delhi
Islamabad (AsiaNews) - Inizia oggi la due giorni di colloqui tra India e Pakistan, per discutere dello stallo militare sul Siachen, ghiacciaio dell'Himalaya, e la possibile demilitarizzazione dell'area, amministrata dal New Delhi ma rivendicata da Islamabad. Ospitato a Rawalpindi, l'incontro è stato richiesto dal governo pakistano in seguito alla morte di 139 soldati, travolti da una valanga il 7 aprile scorso. Negli anni, molti militari sono morti a causa del clima molto rigido e delle frequenti valanghe, più che per gli scontri a fuoco. La delegazione indiana è guidata dal segretario alla Difesa Shashikant Sharma, che discuterà insieme alla sua controparte pakistana, Nargis Sethi. L'incontro fa parte della ripresa dei dialoghi tra i due Paesi, interrotti dopo gli attentati di Mumbai del 2008.
Tuttavia, molti giudicano questi colloqui solo un incontro formale, che non porterà un sostanziale cambiamento dell'assetto nella regione. Nei giorni scorsi, lo stesso Sharma ha dichiarato di "non aspettarsi alcun drammatico annuncio o decisione, su una questione di sicurezza nazionale molto importante per noi".
Il ghiacciaio del Siachen fa parte del Karakuram, gruppo montuoso orientale dell'Himalaya, e si trova nell'area di Ladakh, punta settentrionale del Jammu e Kashmir. Con i suoi 70 km di lunghezza, è il ghiacciaio più esteso della catena, e il secondo del mondo (esclusi i Poli). Dopo l'indipendenza nel 1947, la regione del Kashmir è stata al centro di rivendicazioni territoriali, e con essa anche l'oceano di ghiaccio. Tra il 1984 e il 2003, l'area è stata teatro del cosiddetto "conflitto del Siachen": una serie di scontri armati tra le truppe indiane e pakistane dislocate lungo il ghiacciaio.
Nel 2003, Islamabad ha firmato un accordo di cessate il fuoco, lasciando a New Delhi l'amministrazione della zona.