Gerusalemme, in 35 mila pregano per la pace in Terra Santa
Gerusalemme (AsiaNews) - "Oggi la nostra processione è quella della salvezza, il Signore stesso è la nostra salvezza. Gesù, il Re della Pace, è entrato a Gerusalemme, città che non ha mai conosciuto la pace". Così mons. Fouad Twal, patriarca latino di Gerusalemme ha ricordato il significato della Domenica delle Palme celebrata quest'anno davanti a oltre 35 mila fedeli provenienti da tutto il mondo. Nella sua omelia il prelato ha incoraggiato tutti i presenti a pregare per la Terra Santa perché questa festa "rappresenta il rifiuto di ogni violenza" e ha chiesto a ciascuno di "lasciare entrare nei nostri cuori e nelle nostre vite" il Signore affinché guarisca "le nostre ferite e le nostre divisioni, per fortificarci nelle nostre debolezze e donarci il coraggio di perseverare in mezzo alle prove".
Celebrata lo scorso 24 marzo la tradizionale processione della Domenica delle Palme è iniziata dal Monte degli Ulivi, proseguendo fino alla città vecchia per commemorare la trionfale entrata di Gesù a Gerusalemme.
Quest'anno più del doppio dei fedeli ha partecipato all'evento. Nel 2012 le autorità avevano contato 15 000 persone. Malgrado lo spostamento delle date di Pasqua nella diocesi - che festeggia la Settimana Santa insieme agli ortodossi - e i pochi permessi rilasciati ai pellegrini palestinesi dagli agenti israeliani (solo 6mila) i fedeli hanno partecipato numerosi portando in processione striscioni con il nome delle varie parrocchie del patriarcato latino: Aboud, Ramallah, Jifna, Betlemme, Beit Jala, Beit Sahour, Nablus e molte altre. Il cammino è iniziato con il canto "Osanna" dalla chiesa di Betfage, dove Gesù è montato sull'asino. Come accade spesso in questa stagione il sole brillava su questo spettacolo di musica e di colori, dando risalto alle danze di tamburi, chitarre, canti in varie lingue e persone in abiti locali palestinesi. Mons. Fouad Twal ha chiuso la processione insieme ai francescani ed ai cavalieri del Santo Sepolcro, altri capi delle Chiese cattoliche di Terra Santa e del nunzio apostolico per Israele mons. Lazzarotto che è anche delegato apostolico per i Territori palestinesi.
In mattinata mons. Twal aveva presieduto al Santo Sepolcro la processione delle palme e la messa pontificale all'altare di Santa Maria Maddalena. La sera del 24 marzo, p. Giovanbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ha celebrato la messa della vigilia con un veglia nella cappella dell'Apparizione e una messa al Calvario.
Quest'anno solo i cattolici delle aree di Betlemme e Gerusalemme celebrano la Pasqua secondo il Calendario gregoriano. Gran parte delle comunità cattoliche presenti in Israele, Territori Palestinesi, Giordania e Cipro seguiranno infatti il Calendario giuliano e inizieranno la Settimana Santa insieme ai cristiani ortodossi nella prima settimana di maggio. L'unificazione delle date delle festività pasquali è stata annunciata lo scorso 15 ottobre 2012 dall'Assemblea dei vescovi ordinari cattolici della Terra Santa, dove è stato stabilito che entro due anni tutti i cattolici delle diocesi di rito latino e dei diversi riti orientali celebreranno la Pasqua secondo il Calendario giuliano. (C. L.)
05/09/2017 15:43
26/02/2018 12:00