05/12/2005, 00.00
indonesia
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Funzionari governativi dietro gli scontri interreligiosi del 2000 a Poso

di Benteng Reges

La denuncia dei tre cattolici condannati a morte come responsabili di quelle violenze: noi rischiamo la vita e i veri colpevoli rimangono impuniti. Tra i 16 nomi rivelati anche alcuni membri dell'amministrazione locale. La polizia ordina nuove indagini; i detenuti avevano fatto le stesse dichiarazioni già all'inizio del processo, ma erano cadute nel vuoto.

Jakarta (AsiaNews) - Dietro le violenze interreligiose del 2000 a Poso, Sulawesi centrali, ci sono almeno 16 persone, tra cui alcuni funzionari governativi. La denuncia è di Fabian Tibo, uno dei 3 cattolici condannati a morte in Indonesia prorio in relazione agli scontri di quell'anno tra cristiani e musulmani. Le dichirazioni di Tibo, che hanno rimesso in moto le indagini sul caso, sono state rese note la settimana scorsa, quando il detenuto ha incontrato per la prima volta la sua famiglia nel carcere di Poso.

All'incontro erano presenti gli altri due condannati: Dominggus da Silva e Marinus Riwu, che hanno avuto la possibilità di vedere i familiari anche loro per la prima volta.

A favore dei tre cattolici, originari dell'isola di Flores, si era schierato giorni fa il vescovo di Manado, mons. Surwatan. Il presule ha definito la sentenza "ingiusta", sottolineando che i testimoni chiave a carico dei tre non si sono mai presentati in tribunale.

La denuncia di Tibo sul coinvolgimento nelle violenze del 2000 di alcuni ex funzionari dell'amministrazione di Poso ha suscitato la rapida risposta della polizia delle Sulawesi centrali, il cui capo, brigadiere generale Oegroseno, ha ordinato indagini sulla base delle "nuove" rivelazioni. "La testimonianza di Tibo - ha detto Oegroseno - è stata significativa per dare il via ad un'inchiesta sul caso". Tibo aveva fatto le stesse dichiarazioni davanti ai giudici nel 2001, ma il tribunale non aveva ordinato di investigare su di esse. Il caso è stato chiuso fino alla settimana scorsa, quando i tre condannati hanno di nuovo parlato del controverso processo a loro carico.

Tibo ha comunicato alle forze dell'ordine i nomi dei colpevoli; la polizia li ha resi noti con le iniziali di LM, Tk, Ld, FA, SR, ER, YS, AT, KR, SP, OT, BP, WT, YP, PP e LD.

"Questo processo è ingiusto - ribadisce Tibo - noi siamo condannati a morte, mentre i 16 che hanno orchestrato le violenze rimangono impuniti". "L'applicazione della legge non sembra uguale per tutti".

Il detenuto, accompagnato dai suoi legali, ha spiegato il piano di queste 16 persone per seminare la violenza tra la popolazione di Poso. Secondo Tibo, un uomo dalle iniziali YS ha svolto il ruolo di "ideologo": egli doveva fare il "lavaggio del cervello" agli abitanti locali cercando di fomentarli contro i cirstiani con dichiarazioni come 'Noi musulmani siamo dalla parte del giusto in questo conflitto'. LD, invece, avrebbe condotto una serie di violenze sessuali tra le donne nel complesso scolastico di Wali Songo a Poso.

Da parte sua Dominggus da Silva ha confermato episodi di corruzione avvenuti durante il processo. Secondo quanto riferito, appena la Corte di Palu ha aperto il caso nel 2001, all'ex avvocato dei tre, Robert Bofe, era stato detto che i suoi clienti dovevano pagare almeno 20 mila dollari. "Robert - afferma da Silva - ci disse che qualcuno, se avesse ricevuto quei soldi, avrebbe parlato con i giudici per ottenere un verdetto più leggero". "Noi non abbiamo pagato ed hanno deciso per la pena maggiore".

Huisman Brant - l'attuale avvocato dei tre cattolici - ha chiesto con urgenza di riaprire il caso e investigare sulle effettive responsabilità dei 16 uomini indicati. "La sentenza capitale - ha detto Brant - deve essere annullata, perchè Tibo, da Silva e Riwu sono testimoni chiave del loro coinvolgimento".

Analisti in Indonesia notano che dopo la nomina del generale Gregory "Gories" Mere, un cattolico di Flores, a capo di una speciale squadra investigativa, la polizia si sta muovendo in modo più deciso per scoprire la verità, ancora non chiarita, sul conflitto di Poso del 2000. La settimana scorsa alcuni due presunti responsabili, Ipong e Yusuf, sono stati porati a Jakarta per interrogatori più approfonditi.

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