Funerali di p. Stiller, storico del Nepal amato da indù e musulmani
di Kalpit Parajuli
Il missionario gesuita ha fondato due istituti per il recupero del patrimonio storico del Paese e promosso l’istruzione scolastica per i giovani nepalesi. La comunità indù: eravamo illuminati dai suoi libri. I musulmani: siamo scossi dalla sua scomparsa e preghiamo per lui.
Kathmandu (AsiaNews) - Centinaia di cattolici hanno partecipato ai funerali dello storico geuista p. Ludwig Stiller celebrati il 12 marzo da mons. Anthony Sharma, vicario apostolico per il Nepal. Nella chiesa dell’Assunzione a Kathmandu erano presenti anche numerosi intellettuali e rappresentanti delle religioni. Anche per indù e musulmani la morte di p. Stiller è una “grande perdita” per il Paese.
Mons. Sharma ha ricordato la figura del missionario gesuita ricordando che “p. Stiller era un vero cattolico che ha servito la nazione nel migliore dei modi. La sua scomparsa è una perdita irreparabile per noi”.
Di origine statunitense, p. Stiller era arrivato in Nepal nel 1956 e nel 1969 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria. Affascinato dalla storia del Paese ai piedi dell’Himalaya, si è dedicato soprattutto alla ricerca delle radici moderne del Paese. Primo nepalese a conseguire il dottorato in storia alla Tribhuvan University diKathmandu ha pubblicato diversi volumi riconosciuti da tutti come importanti strumenti per conoscere il passato più recente del Paese. Tra questi sono ricordati “Prithwinarayan Shah in the Light of Dibya Upadesh”, “The Silent Cry” e “Nepal: Growth of a Nation”.
Per spiegare le ragioni di questo suo impegno di ricerca p. Stiller ripeteva spesso che “il Nepal è come un nostro bambino e dobbiamo farlo crescere”. Per questo, insieme alle numerose pubblicazioni, ha realizzato anche CD e video divulgativi per far conoscere o riscoprire agli stessi nepalesi la storia del loro Paese nel XVIII e XIX secolo. Inoltre ha contribuito alla fondazione del Centro per gli studi asiatici e nepalesi (Cnas) e dell’associazione Godavai Alumini (Gaa), istituzioni dedicate alla ricostruzione della storia del Paese degli ultimi secoli.
Insieme all’opera di storico, p. Stiller ha svolto anche un’importante lavoro nel campo dell’educazione promuovendo l’istruzione scolastica per tutti i giovani nepalesi attraverso l’insegnamento all’istituto San Francesco Saverio di Kathmandu e collaborando con le opere educative dei gesuiti sparse per il Paese.
La sua scomparsa è stata una perdita dolorosa per i tanti ex alunni che lo hanno avuto come insegnante, ma anche per i fedeli delle altre religioni del Paese che lo hanno apprezzato come studioso e divulgatore.
Secondo Chintamani Yogi, leader spirituale indù, p. Stiller “non era solo la ricchezza della comunità cattolica” ma “una grande proprietà per molti indù che leggevano e venivano illuminati dai suoi libri”.
Nazrul Hussein, presidente della Nepal Muslim Federation e segretario dell’Interreligious Council, affermache “non solo i cattolici sono colpiti dalla morte di padre Stiller, anche noi siamo scossi e preghiamo per la sua anima”.
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