Fukushima: allarme per una possibile fissione nucleare
E’ stata rilevata la presenza di gas Xenon 133 o 135 nel reattore N.2 della centrale danneggiata dal terremoto e dallo tsunami. La società di gestione ha dato l’allarme, e cominciato a iniettare acido borico nei reattori per scongiurare il pericolo di fissione. Saranno necessari 30 anni per bonificare completamente l’impianto.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – A Fukushima questa notte è scattato l’allarme per una possibile fissione nucleare. L’agenzia nipponica per la sicurezza nucleare (Nisai) sta compiendo verifiche ed esami per accertare se realmente isotopi di Xenon 133 o 135 siano stati rilasciati nel vaso di contenimento del reattore N.2 della centrale nucleare danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo scorso. Lo Xenon è un gas di solito rilasciato durante il processo di fissione. L’allarme è stato lanciato dalla Tepco (Tokyo electricity power company) che gestisce l’impianto. La Tepco sta iniettando acido borico nel reattori danneggiati a scopo precauzionale.
La presenza dello Xenon 133 e 135 da sola non costituisce una prova che il combustibile parzialmente fuso sia in condizione di criticità, con una reazione a catena auto-sostenuta che potrebbe determinare la fissione. Per la fissione è necessaria la presenza di neutroni, che in questo caso, potrebbero essere stati generati non dal processo di fissione stesso, ma dalla attività di cosiddetti 'emettitori' di neutroni o da reazioni di natura secondaria.
La Nisai ha ricordato che il rilascio di Xenon sarebbe estremamente recente, e in piccole quantità; elementi che tendono a rassicurare sull’emergenza. L’agenzia ha anche sottolineato che al momento attuale non ci sono variazioni di temperatura o di pressione; ma è stata egualmente decisa l’iniezione di acido borico per scongiurare una reazione fissile. Secondo un rapporto ufficiale della commissione atomica del Giappone ci vorranno almeno 30 anni per completare lo smantellamento degli impianti di Fukushima, e giungere a una bonifica completa. L’inizio della rimozione del materiale radioattivo è prevista per il 20121. La Tepco ha dichiarato che il programma di raffreddamento dei reattori continua, e dovrebbe essere completato entro l’anno.
La presenza dello Xenon 133 e 135 da sola non costituisce una prova che il combustibile parzialmente fuso sia in condizione di criticità, con una reazione a catena auto-sostenuta che potrebbe determinare la fissione. Per la fissione è necessaria la presenza di neutroni, che in questo caso, potrebbero essere stati generati non dal processo di fissione stesso, ma dalla attività di cosiddetti 'emettitori' di neutroni o da reazioni di natura secondaria.
La Nisai ha ricordato che il rilascio di Xenon sarebbe estremamente recente, e in piccole quantità; elementi che tendono a rassicurare sull’emergenza. L’agenzia ha anche sottolineato che al momento attuale non ci sono variazioni di temperatura o di pressione; ma è stata egualmente decisa l’iniezione di acido borico per scongiurare una reazione fissile. Secondo un rapporto ufficiale della commissione atomica del Giappone ci vorranno almeno 30 anni per completare lo smantellamento degli impianti di Fukushima, e giungere a una bonifica completa. L’inizio della rimozione del materiale radioattivo è prevista per il 20121. La Tepco ha dichiarato che il programma di raffreddamento dei reattori continua, e dovrebbe essere completato entro l’anno.
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