Fondamentalisti uccidono i soldati thai prigionieri nella moschea
Tanyong Limo (AsiaNews/Agenzie) - I soldati thailandesi tenuti in ostaggio da giorni in una moschea nella provincia di Narathiwat (sud del Paese) dagli abitanti di un villaggio sono stati uccisi ieri da giovani fondamentalisti islamici che hanno fatto irruzione nell'edificio.
Secondo le dichiarazioni di alcuni funzionari di governo i fondamentalisti sono entrati nell'edificio mentre una donna dava un falso allarme per creare un diversivo. Gli infiltrati hanno ucciso i soldati perché ritenuti sicari del governo centrale.
Niphon Naraphitakul, funzionario governativo della provincia di Narathiwat, dice: "Sono corso nell'edificio ed ho visto un randello di legno vicino ai corpi morti che sanguinavano". "È cominciato tutto continua - quando una donna ha cominciato a gridare che stavano per circondarci. In quel momento come minimo 2 giovani sono stati visti entrare nell'edificio".
Alcuni rappresentanti del governo avevano cercato di negoziare il rilascio dei soldati ma decine di componenti del villaggio, a maggioranza musulmana, gli hanno impedito l'ingresso. Su richiesta degli abitanti, che non hanno fiducia nelle forze di sicurezza, nel governo e nei media buddhisti, erano giunti giornalisti malaysiani per raccogliere le loro lamentele. I soldati sono stati uccisi prima che i reporter potessero entrare nel villaggio.
Un ufficiale di polizia dice che "gli abitanti ritengono che i 2 soldati erano nel gruppo di banditi che la scorsa notte ha sparato ai loro concittadini".
Thammarak Isarangkura Na Ayutthaya, ministro thailandese della Difesa, smentisce categoricamente qualsiasi coinvolgimento dei soldati con la sparatoria che ha prodotto una vittima e 4 feriti - e dichiara che i soldati si trovavano lì, in abiti civili, "per puro caso. È un malinteso dei cittadini".
28/09/2022 12:21